ANNO 14 n° 115
Arrestato il latitante
Giuseppe Bonavota,
deve scontare
4 anni per droga
01/08/2014 - 00:00

VITERBO - I carabinieri di Viterbo e di Civita Castellana hanno arrestato il latitante Giuseppe Bonavota, 59 anni, ritenuto appartenente all'omonimo clan di Sant'Onofrio, in provincia di Vibo Valentia. L'arresto è avvenuto il 21 luglio scorso, ma la notizia è trapelata solo oggi.

Bonavota, irreperibile da diversi mesi, deve scontare 4 anni di reclusione, che gli sono stati inflitti dal gup di Catania Luigi Barone, al termine del processo con rito abbreviato scaturito dall'operazione antidroga denominata Tsunami, scattata il 16 ottobre 2008.

Il latitante è stato riconosciuto da un appuntato dei carabinieri della compagnia di Civita Castellana, libero dal servizio, mentre si aggirava tra i banchi del mercato del Sacrario a Viterbo e lo ha immediatamente comunicato al comando provinciale. Poi ha pedinato Bonavota finché non sono giunti i suoi colleghi e lo hanno bloccato.

Bonavota ha dapprima tentato di nascondere la sua verrà identità, ma messo alla strette, ha svelato la sua vera identità. Infine è stato arrestato e rinchiuso nel carcere di Mammagialla.

Il latitante è stato condannato in via definitiva per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di cocaina e hashish. In particolare, avrebbe rifornito di stupefacenti i clan della Sicilia orientale attraverso canali di approvvigionamento aperti in Liguria e a Napoli.

Anche all'epoca dell'operazione Tsumati, Giuseppe, detto Pino, Bonavota era riuscito a darsi alla fuga. E anche in quell'occasione si era nascosto nella Tuscia: venne infatti catturato l'11 febbraio 2009 a Civita Castellana, dopo quattro mesi di latitanza, dagli uomini della Squadra Mobile di Viterbo. Il suo covo era allestito nel sotterraneo di una villetta. 






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