ANNO 14 n° 88
Aprono al pubblico gli scavi di Pietramara
Sabato 18 settembre camminata insieme agli archeologi alla scoperta del sito storico
16/09/2021 - 16:42

BASSANO IN TEVERINA - Sarà una giornata a cavallo tra storia e natura, quella di sabato 18 settembre a Bassano in Teverina. Gli scavi archeologici di Pietramara aprono infatti al pubblico e e sarà possibile visitarli al fianco degli esperti che dal 2018 stanno lavorando al recupero del sito storico. Una camminata alla scoperta delle lontane origini del paese, che nel corso dei secoli ha conosciuto romani, longobardi e bizantini.

 

Il luogo d'incontro è, alle ore 9, presso il piazzale davanti la scuola primaria 'Dante Alighieri', in via SS. Fidenzio e Terenzio. Dopo la registrazione dei partecipanti inizierà il percorso di difficoltà media, che durerà in tutto circa trenta minuti. L'arrivo al sito di Pietramara è previsto per le ore 10, quando inizieranno le visite guidate alla chiesa rupestre, alla necropoli, all'area insediativa, agli impianti produttivi, al muro e alle lavorazioni su pietra e al laboratorio di ceramica. Alle ore 11.30 il parroco di Bassano in Teverina Don Alfredo Di Napoli celebrerà la Santa messa direttamente nel sito storico, al termine della quale ci sarà un archeo-aperitivo.

 

L'evento è gratuito e per partecipare, in linea con le misure di contenimento della pandemia da Covid-19, è necessario essere dotati di Green Pass e mascherine. È raccomandato un abbigliamento comodo e scarpe da trekking o sportive.

 

Gli scavi nel sito archeologico di Pietramara sono iniziati nel 2018 grazie alla collaborazione tra il Comune di Bassano in Teverina, il dipartimento Distu dell'Università degli Studi della Tuscia e la Sovrintendenza delle Belle Arti. I lavori hanno permesso di riportare alla luce l'eredità degli antichi abitanti della valle del Tevere, tra cui i resti di una struttura rupestre di tipo ecclesiastico associata a una necropoli caratterizzata dall'uso di tombe a logette.

 

Ad interessare in maniera particolare gli archeologi è la lunga continuità di vita dell'edificio religioso, che ha conosciuto una fase di rinnovamento architettonico in epoca pienamente medievale. Nel sito è stato individuato anche un deposito di epoca protostorica.






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