ANNO 14 n° 110
Appalto mense, condanna confermata
per Rotelli e Rossi
La Corte dei Conti respinge il ricorso: dovranno risarcire il Comune
01/02/2018 - 15:53

VITERBO – Mauro Rotelli, ex assessore viterbese ai servizi sociali e ora candidato alle politiche per il centrodestra, e Mario Rossi, ex dirigente comunale, dovranno risarcire in solido al Comune di Viterbo 140mila 418 euro. Lo ha stabilito la terza sezione giurisdizionale d’appello della Corte dei conti che ha rigettato il loro ricorso confermando quindi la sentenza del 2015 con cui erano stati condannati al risarcimento del danno erariale in riferimento all’appalto quinquennale per le mense scolastiche affidato dal Comune alla Euro Service di Anna Telesco nel 2005.

In primo grado, l’accusa aveva chiesto la condanna “in solido, come risarcimento del danno erariale, di 241mila 018 euro, composto da una danno da tangente di 100mila 600 euro (pari al doppio delle asserite utilità percepite) e dal pagamento di un debito fuori bilancio di 140mila 418 euro”. Secondo l’accusa il “danno da tangente” era ricollegabile a “presunte irregolarità nella predisposizione, aggiudicazione e gestione della gara di appalto per la fornitura di pasti destinati alle mense scolastiche del comune di Viterbo negli anni 2005-2010 a vantaggio della società Euro Service”. Il debito fuori bilancio – sempre secondo l’accusa – era riferibile “al pagamento di un debito fuori bilancio costituito da transazioni e pagamenti onorari di avvocati per inadempimenti contrattuali da parte della ditta appaltatrice nei confronti di fornitori e dipendenti”.

I giudici della Corte dei Conti in primo grado hanno accolto la richiesta dell’accusa, “con riferimento al danno patrimoniale da debiti fuori bilancio mentre la respingevano con riferimento al danno da tangente”. Quindi con sentenza 228 del 2015 Rotelli e Rossi sono stati condannati in solido a risarcire il Comune di Viterbo per 140mila 418 euro. La sentenza contro la quale hanno proposto appello, ma il 4 ottobre scorso i giudici di secondo grado hanno dichiarato “inammissibile” il ricorso, confermando la sentenza di primo grado.

Sul piano penale il tribunale di Viterbo il 23 settembre 2014 ha derubricato l’accusa di corruzione ad abuso d’ufficio, dichiarandola prescritta insieme alla turbativa d’asta, per tutti e tre gli imputati del processo mense, tra cui Rotelli e Rossi.

Sentenza confermata anche dalla corte d'appello di Roma nel 2016. “La corte ha respinto sia l’appello del pm, teso a far dichiarare, previo ripristino dell’iniziale imputazione, la sussistenza del più grave reato di corruzione. Sia quello degli imputati, tra cui Rotelli, volto a conseguire un’assoluzione nel merito”.






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