ANNO 14 n° 116
Appalti truccati, non è ancora finita
Chiuso il secondo filone d'inchiesta, ma potrebbero spuntare altre vicende
07/02/2014 - 00:00

VITERBO – Dal Comando del Corpo forestale dello Stato confermano la conclusione del nuovo filone d'inchiesta. Quello, per intenderci, che ha portato all'iscrizione sul registro degli indagati di nove persone, tra cui l'ex sindaco di Vitorchiano e attuale consigliere provinciale Gemini Ciancolini. Insieme a lui sono indagati Giuseppe Bagnato, vicesindaco di Vitorchiano e assessore all’Urbanistica nella giunta Olivieri e anche in quella Ciancolini; la collaboratrice dell’ex sindaco Gabriella Marchionni ed il responsabile dell’ufficio tecnico comunale Sante Rocchetti. Ci sono poi gli imprenditori gli imprenditori viterbesi Enrico Basili, Pierangelo Arcangeli e i colleghi romani Patrizio Silvestri, Paolo Fubelli e Paolo Di Puorto. Per tutti le ipotesi di reato contestate a vario titolo sono: corruzione, concussione, falso, turbativa d’asta e rivelazione di segreti d’ufficio. 

Come fu nella maxioperazione “Genio e sregolatezza”, oggetto dell'inchiesta è un presunto affaire di gare pilotate e appalti pubblici truccati. Dietro il corrispettivo di tangenti. 

Ciancolini, raggiunto telefonicamente ieri l'altro, ha respinto ogni addebito, sostenendo che questa brutta faccenda in cui è rimasto invischiato suo malgrado è il risultato di “giochi d partito”.

“Questo nuovo troncone dell'inchiesta sugli appalti truccati è concluso ma non è detto che non si continui a lavorare ancora su questo oggetto d'indagine, visto che, nel momento in cui il reato si cristallizza, nuoce a tutta la collettività”. Come a dire: presto, quella che è stata definita “appaltopoli” potrebbe arricchirsi di un nuovo capitolo. Il terzo.





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