ANNO 14 n° 116
Anziani morti in casa di cura, disposta una perizia grafica sui certificati medici
06/04/2018 - 01:53

GRADOLI – Morti sospette all’interno della casa di riposo ''Il Fiordaliso'', disposta una perizia grafica sui certificati medici. I documenti, in realtà un solo, unico foglio cumulativo per tutti i pazienti, sono a firma della dottoressa Lucia Chiocchi, medico curante degli anziani ospiti della struttura. Nero su bianco la geriatra e psichiatra della Asl 7 di Siena avrebbe dichiarato l’autosufficienza di anziani che non lo ''sarebbero stati affatto'' e quindi giustificato la loro presenza all’interno de Il Fiordaliso quando avrebbero dovuto essere ricoverati in ospedale.

Quel documento, disconosciuto dalla stessa dottoressa in fase di interrogatorio, è stato definito come ''Un certificato impossibile, dal contenuto stravagante, fuori da ogni procedura''. Per lei, un falso. Da qui la richiesta della difesa di procedere ad una perizia grafica.

Il perito nominato dalla Procura è il professor Alberto Bravo: sarà lui, entro la prossima udienza del 19 maggio, ad esaminare il documento presente all’interno dei fascicoli del processo. Dovrà valutare se quel documento firmato e timbrato dalla dottoressa Chiocchi, ora alla sbarra per abbandono di incapace, sia autografo o frutto di una manomissione.

''Se qualcuno abbia, ad esempio, sovrapposto più certificati, creandone un terzo - spiega la presidente della Corte d’Assise, il giudice Silvia Mattei – o sia stato effettivamente redatto da una singola mano, quella della dottoressa Chiocchi''.

Entro metà maggio, l’esito delle analisi.

Intanto, tra una settimana riprenderanno a sfilare in aula testimoni dell’accusa nel processo per abbandono di incapace aggravato dalla morte dei 13 anziani pazienti, a carico del gestore della struttura Franco Brillo e dei suoi due figli Maurizio e Federico , della dottoressa e del medico di base Ugo Gioiosi.

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