ANNO 14 n° 117
Annega la figlia e tenta il suicidio
Il padre, che ha trovato il corpo, interrogato per ore in caserma dai carabinieri
Forse una depressione post partum alla base del gesto della giovane mamma
21/07/2016 - 02:00

 

ORTE SCALO – Sarebbe morta per annegamento la bambina di quattro mesi ritrovata senza vita in casa ieri pomeriggio dal padre. Stando alle prime indiscrezioni la madre l'avrebbe annegata per poi tentare di togliersi la vita. 
Secondo quando si è appreso la donna, una giovane casalinga di origine moldava, probabilmente vittima di una depressione post partum, avrebbe prima chiuso in una stanza il figlio più grande e poi avrebbe tentato il suicidio ingerendo dei farmaci. Il marito, un manovale 30enne sempre di origine moldava, è rientrato in casa dopo le 17, e, pare dopo aver sfondato la porta, ha trovato il corpo della piccola senza vita, la moglie viva ma in condizioni gravissime e il figlio maggiore sotto choc, ancora chiuso in camera. È stato lui a dare l'allarme alle forze dell'ordine.
 Il personale sanitario del 118, giunto subito sul posto, nell'appartamento in corso Garibaldi dove è avvenuta la tragedia, ha provveduto a trasportare subito la donna in codice rosso e il bimbo a Belcolle. Sul posto anche i carabinieri che hanno subito avviato un'inchiesta. Come detto, dai primi accertamenti l'ipotesi prevalente sembrerebbe quella dell'omicidio seguito da un tentativo di suicidio ma le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Franco Pacifici, proseguono a tamburo battente. Ieri sera, intanto, è già stato interrogato il marito della donna e sentito il personale sanitario intervenuto. Presumibilmente nei prossimi giorni,  verrà disposta l'autopsia sul corpo della piccola per chiarire le cause del decesso. 
È sgomenta l’intera comunità ortana per la tragedia che ha colpito il paese ieri pomeriggio. Ancora di più per i suoi agghiaccianti risvolti.
La notizia della morte della bambina, in pochi attimi, ha raggiunto tutti. Nessuno sa spiegarsi come dietro ad una famiglia all'apparenza così serena potesse annidarsi una tale infelicità. Nessuno. Neanche i vicini di casa. 
Una giovane coppia con due bambini. Una famiglia felice: trenta anni lui, altrettanti lei. Entrambi moldavi, si erano trasferiti in Italia anni fa ed erano perfettamente integrati nella comunità. Il più grande, poco più di cinque anni. La piccola, neppure quattro mesi. E ora per lei non ci sarà più alcun domani. 

ORTE SCALO – Sarebbe morta per annegamento Giulia, la bambina di quattro mesi ritrovata senza vita in casa ieri pomeriggio dal padre. Stando alle prime indiscrezioni la madre l'avrebbe annegata per poi tentare di togliersi la vita. 

Secondo quando si è appreso la donna, una giovane casalinga di origine moldava, probabilmente vittima di una depressione post partum, avrebbe prima chiuso in una stanza Gabriel, il figlio più grande, e poi avrebbe tentato il suicidio ingerendo dei farmaci.

Il marito, un ingegnere 30enne sempre di origine moldava, è rientrato in casa dopo le 17, e, pare dopo aver sfondato la porta, ha trovato il corpo della piccola senza vita, la moglie viva ma in condizioni gravissime e il figlio maggiore sotto choc, ancora chiuso in camera. È stato lui a dare l'allarme alle forze dell'ordine.

Il personale sanitario del 118, giunto subito sul posto, nell'appartamento in corso Garibaldi dove è avvenuta la tragedia, ha provveduto a trasportare subito la donna in codice rosso e il bimbo a Belcolle. Sul posto anche i carabinieri che hanno subito avviato un'inchiesta. Come detto, dai primi accertamenti l'ipotesi prevalente sembrerebbe quella dell'omicidio seguito da un tentativo di suicidio ma le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Franco Pacifici, proseguono a tamburo battente.

Ieri sera, intanto, è già stato interrogato il marito della donna e sentito il personale sanitario intervenuto. Presumibilmente nei prossimi giorni,  verrà disposta l'autopsia sul corpo della piccola per chiarire le cause del decesso. 

È sgomenta l’intera comunità ortana per la tragedia che ha colpito il paese ieri pomeriggio. Ancora di più per i suoi agghiaccianti risvolti. La notizia della morte della bambina, in pochi attimi, ha raggiunto tutti. Nessuno sa spiegarsi come dietro ad una famiglia all'apparenza così serena potesse annidarsi una tale infelicità. Nessuno. Neanche i vicini di casa. 

Una giovane coppia con due bambini. Una famiglia felice: trenta anni lui, altrettanti lei. Entrambi moldavi, si erano trasferiti in Italia anni fa ed erano perfettamente integrati nella comunità. Il più grande, poco più di cinque anni. La piccola, neppure quattro mesi. E ora per lei non ci sarà più alcun domani. 

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