ANNO 14 n° 88
Anna, Luca, Manuel e Nicolò, un anno
dalla morte in quel terribile terremoto
Le quattro vittime della Tuscia, la vita spezzata nella notte del 24 agosto scorso
24/08/2017 - 04:07

di Irene Minella

VITERBO – Anna, Luca, Manuel e Nicolò. 365 giorni senza di loro, 365 giorni da quella fatidica notte quando il terremoto ha spezzato per sempre le vite dei quattro originari della Tuscia. Oggi, nel primo anniversario di uno dei più gravi fenomeni sismici che ha colpito il centro Italia, anche nel Viterbese torna alla memoria chi è scomparso sotto le macerie di Amatrice e Arquata del Tronto.

Alle ore 3.36, nel cuore della notte dello scorso 24 agosto, una forte scossa di magnitudo 6.0 ha distrutto interi paesini laziali, umbri, marchigiani e abruzzesi provocando, con la sua ira improvvisa, oltre 300 morti e 65mila sfollati.

Anna Masciolini, originaria del Reatino ma da anni residente a Carbognano, e suo figlio Luca Grondoni si trovavano a San Lorenzo, una frazione di Amatrice, per trascorrere le vacanze estive nella casa di proprietà, sotto i massi dalla quale hanno trovato insieme la morte. Anna, artigiana di 67 anni, era una donna molto attiva e ben inserita nella comunità di Carbognano. Rivestiva il ruolo di vice presidente dell'Associazione femminile di Carbognano, faceva parte del coro parrocchiale ed era sempre tra gli organizzatori delle iniziative del paese. Il figlio Luca di soli 35 anni, non viveva con la madre e per questo aveva deciso di trascorrere del tempo con lei durante le vacanze.

Manuel Marini di Civita Castellana è ricordato invece come un ragazzo schivo e riservato, ma con una grande passione: il Chievo Verona. Al dolore della sua scomparsa sotto le macerie di Arquata del Tronto, dove il 25enne si trovava in vacanza insieme al padre Marco e alla sorella Eleonora rimasti invece illesi dopo la scossa, si è unita non solo l’intera Civita Castellana, ma anche tutta la squadra di calcio che lui da sempre tifava. In suo onore infatti i calciatori gialloblu hanno firmato una maglia che ha avvolto il feretro del ragazzo nel giorno del suo funerale.

Tra le oltre 300 vittime è anche Nicolò Piazza, ex segretario generale della Provincia di Viterbo. L’uomo di 83 anni scomparso ad Amatrice, aveva lavorato nel capoluogo della Tuscia con la giunta di Ugo Nardini e di Giulio Marini. Nicolò era conosciuto anche in molti parti dell’Italia avendo prestato inoltre servizio come segretario generale anche a Ciampino e a Racalmuto (Sicilia).

Ma la Tuscia era nei territori colpiti dal terremoto anche con i suoi uomini migliori: medici, infermieri e vigili del fuoco. A poche ore dal sisma i molti eroi viterbesi si sono messi al lavoro per soccorrere quanti ne avessero bisogno scavando a mani nude tra le macerie o offrendo le prime cure ai feriti.






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