ANNO 14 n° 116
Anima Orte si infuria
Malcontento dopo il consiglio tenutosi con quattro mesi di ritardo
23/04/2017 - 14:39

ORTE - Riceviamo e pubblichiamo da Anima Orte:

A Orte va in scena un consiglio comunale che ha tutta l’aria della commedia degli orrori. Dopo quattro mesi di attesa, venerdì scorso si è riunito il consiglio comunale con ben undici punti all’ordine del giorno. Fra documentazione cambiata varie volte in corso d’opera, modifiche apportate all’ultimo minuto – persino durante il consiglio -, delibere presentate senza il necessario parere favorevole dell’Ente Comunale, presi dalla frenesia di dover soddisfare l’esigenza di qualche singolo a discapito della collettività.

Il Sindaco, che sembra non aver capito che la campagna elettorale è finita da un anno, perde le staffe a ogni intervento dell’opposizione e tenta di buttare tutto ''in caciara'' a ogni occasione, riversando colpe delle loro inadempienze anche su chi era al loro posto decenni prima. L’amministrazione è così instabile che all’inizio della seduta la consigliera Maccaglia ha riconsegnato le deleghe ai servizi sociali al Sindaco, adducendo motivazioni di carattere personale, che però sono state rifiutate da Giuliani. La consigliera, però, più tardi si è astenuta dalla votazione sul bilancio di previsione, a nostro avviso a ragion veduta, viste le esigue risorse destinate al suo settore, sicuramente insufficienti a far fronte alle difficoltà quotidiane dei numerosi cittadini che versano in condizioni di disagio economico e sociale.

La relazione strategica presentata in consiglio, che dovrebbe dare idea della direzione verso cui l’amministrazione vuole muoversi, è una misera paginetta e mezza che fa la sintesi del programma elettorale, nella quale si parla genericamente di migliorare la vita sociale della città. Non c’è traccia di piani per l’ambiente, le politiche giovanili e cultura. Torna però il tanto sbandierato sgambatoio per i cani, che sembra aver assorbito gran parte delle energie della Giunta dell’ultimo anno. Siamo felici per i nostri amici a quattro zampe, ma siamo ancora dell’avviso che altrettante attenzioni dovrebbero essere riservate alla persona umana in tutte le sue fasce d’età.

Emerge l’argomento della sicurezza, dove le misure principali previste riguardano il controllo delle comunità extracomunitarie. E’ ironico pensare che il Sindaco, ai tempi del Commissario Prefettizio e durante la campagna elettorale, paventava un’invasione di immigrati a Orte, cosa che si sta invece svolgendo durante la sua amministrazione: 180 migranti in categoria di prima accoglienza, di cui 170 ospitati in una struttura alberghiera e 10 in due abitazioni allo Scalo. Giuliani fa notare, però, che il Comune viene premiato per questa accoglienza, ricevendo dalla Prefettura circa centomila euro. Prima, quindi, per Orizzonte Comune erano un problema, ora una risorsa.

E’ la cassa, infatti, il tarlo fisso dell’amministrazione. Senza tener conto, però, i finanziamenti europei erogati attraverso bandi regionali – oggi unica fonte di finanziamento a fondo perduto per la realizzazione di progetti e opere. La maggioranza vuole soldi subito e senza troppa fatica: quale migliore idea, quindi, se non quella di vendere parte del patrimonio immobiliare? Si potrebbe pensare che gli immobili vengano venduti per realizzare nuovi investimenti strategici, invece no, si alienano beni per fare la manutenzione delle strade e l’illuminazione, cose che solitamente si fanno con fondi europei. Tutti tranquilli, però, fra qualche anno le strade saranno nuovamente rotte, ma il Comune non avrà nient’altro da vendere. Senza contare che la lista dei beni alienabili, riporta valori che con la crisi del mercato immobiliare sarà ben difficile realizzare. Il rischio di non realizzare quanto previsto è molto elevato.

Ma c’è un altro modo di fare cassa che l’amministrazione sembra non disdegnare: le multe ai cittadini. Nel bilancio di previsione, infatti, viene raddoppiato l’introito previsto dalle multe stradali. Il Primo Cittadino cerca di indorare la pillola, dicendo che viene fatto al solo scopo di aumentare la sicurezza, senza contare che quanto sanzionato va poi incassato e generalmente gli incassi sono al di sotto delle previsioni. Per fare cassa si pensa, addirittura, a un affidamento in gestione della farmacia comunale, un tempo fiore all’occhiello del bilancio comunale.

Le esigenze di far cassa, però, non valgono quando si tratta delle indennità degli amministratori. Non contestiamo la percezione delle indennità, che sono dovute quando si lavora per il proprio paese assicurando impegno e presenza costanti, sappiamo quanto oggi sia difficile amministrare. Quello che non accettiamo, però, è l’ipocrisia di chi, in campagna elettorale, sbandierava la rinuncia alle indennità in favore dello scuolabus gratuito e ora si rimangia quanto promesso. Gli amministratori avranno le loro indennità, mentre le famiglie torneranno probabilmente a pagare il servizio: la beneficenza è già finita.

Si chiude il consiglio con la questione del Ninfeo. Da circa dieci anni, infatti, si protrae un contenzioso tra il Comune di Orte e la proprietà del giardino sovrastante il sito archeologico. La sentenza di primo grado ha decretato la proprietà in capo al Comune di Orte del Ninfeo. La sentenza è stata poi impugnata con ricorso in appello dalla proprietà del giardino. La corte d’appello di Roma non ha emesso una sentenza, ma si è pronunciata per una sospensione della sentenza di primo grado e un invito alle parti a trovare un accordo.

Il punto all’ordine del giorno prevedeva l’approvazione di una delega al Sindaco a procedere a una negoziazione assistita, nella quale sostanzialmente si disconosce la sentenza di primo grado e si rinuncia di fatto alla proprietà del Ninfeo. La delega richiesta dal Sindaco non è però presente come documentazione per i consiglieri d’opposizione e manca la necessaria relazione tecnica e di autorizzazione da parte del Segretario Comunale, che tra le altre cose non era neanche a conoscenza della cosa e quindi impossibilita a procedere. Ma a quanto pare a questa amministrazione delle regole amministrative importa molto poco e ignorando il parere del Segretario si è comunque proceduto alla votazione.

L’amministrazione continua ad agire con pressapochismo e ignorando il degrado della città. E’ passato un anno dall’elezione di questa Giunta ed è ormai evidente a tutti la situazione: l’amministrazione è praticamente immobile e sembra che si amministri in nome di qualcuno piuttosto che dell’intera collettività.

 

 






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