ANNO 14 n° 114
Andrč Vauchez ospite al Centro
Studi Santa Rosa da Viterbo
Lo storico medievista francese ha assistito silenziosamente al trasporto di Fiore del Cielo
17/09/2013 - 10:53

Riceviamo e pubblichiamo

Il proscenio è quasi vuoto, i riflettori sono ormai calati, la macchina è stata riposta per il prossimo straordinario trasporto e la festa di santa Rosa da Viterbo anche quest’anno inesorabilmente è terminata, accantonata in un angolo semibuio della memoria nonostante le grandi emozioni che nuovamente ha fatto provare a grandi e piccini.

Anche quest’anno il trasporto della macchina, ha visto tra i suoi spettatori ospiti di eccezione che hanno eccitato l’opinione pubblica, fatto consumare fiumi di inchiostro ai giornalisti e riempito le gallerie fotografiche dei quotidiani on-line.

É stata la volta del Presidente del Senato Pietro Grasso con consorte, accompagnato dal Presidente del Consiglio Enrico Letta, «ospiti invisibili» che durante il trasporto della macchina hanno fatto visita al corpo Santo della Vergine viterbese per poi vedere il rache finale dei facchini sulla salita del Santuario.

Tra gli ospiti illustri anche il cardinal Marc Ouellet, prefetto della Congregrazione dei Vescovi, legato da personale amicizia con le sorelle clarisse di S. Rosa, che ha celebrato con tutti i fedeli la solenne eucarestia il giorno della festa, manifestando gratitudine a santa Rosa per quel senso di pace che gli ha donato in questo momento di scelte importanti per la Chiesa che dovrà compiere con papa Francesco.

Vorremmo anche ricordare il passaggio di un altro grande, che invero non ha fatto parlare molto di sé, forse per quel suo atteggiamento schivo e nascosto che non lascia trasparire mai alcun gesto pomposo e plateale: si tratta del prof. André Vauchez, storico medievista francese, che ha vissuto a lungo in Italia, come direttore dell’ École française de Rome (1995-2003). E' uno dei maggiori esperti della storia della santità e su invito del Centro Studi Santa Rosa da Viterbo (www.centrostudisantarosa.org) ha assistito al trasporto della macchina e nella sala del Pellegrino del Monastero di S. Rosa il giorno 4 settembre ha parlato di Rosa, della sua vita di penitente e della sua «santità civica», cioè dell’identificazione di Viterbo con la sua santa patrona.

Il giorno dopo, su invito del dott. Mario Brutti, Presidente della Fondazione Carivit, l’eminte studioso ha tenuto presso la sede della Fondazione una relazione su san Francesco d’Assisi, di cui ha recentemente pubblicato una biografia [ Francesco d’Assisi. Tra storia e memoria, traduzione a cura di G.G. Merlo, Einaudi 2010]. Con il suo incedere oratorio fruibile anche ai non adetti ai lavori, ha messo in evidenza la novitas dell’Assisiate che ancora continua a provocare noi uomini e donne del XXI secolo anche rispetto ai temi economici− non a caso furono proprio i seguaci di Francesco a favorire la nascita dei primi Monti di Pietà nel XV secolo.

Vorremo ringraziare André Vauchez per la sua presenza a Viterbo, discreta ma ricca di contenuti, e insieme congratularci con lui per essere tra i quattro vincitori del Premio Balzan, uno dei più rinomati traguardi cui uno studioso possa aspirare. Karlheinz Stierle (professore Emerito di Letterature romanze all’Università di Costanza e membro della Heidelberger Akademie der Wissenschaften, nonché socio straniero dell’Accademia Nazionale dei Lincei) ha motivato così l’assegnazione del Premio per la storia del Medioevo ad André Vauchez: «Per i suoi studi innovativi sulla spiritualità medievale nella cristianità occidentale e il suo radicamento nel mondo quotidiano del Medioevo, per i suoi studi sulla concezione medievale della santità e sulla sacralizzazione dello spazio e del tempo, per i suoi contributi alla ricerca sulla religiosità monastica e femminile, per la sua profonda conoscenza e la sua magistrale presentazione della vita, dell’opera e dell’influenza di San Francesco di Assisi».

Allora «bravo André!» siamo stati onorati di averla avuta tra noi e speriamo che voglia farci ancora dono della sua presenza, magari in occasione della pubblicazione del processo di canonizzazione di santa Rosa.

 

Filippo Sedda

Segretario Centro Studi Santa Rosa da Viterbo

 






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