ANNO 14 n° 111
Andrea Diprè a processo al tribunale di Viterbo
L’eccentrico critico d’arte deve rispondere di truffa e appropriazione indebita
16/11/2017 - 07:09

VITERBO - Andrea Diprè a processo a Viterbo. Dai palinsesti televisivi e le sue mai dimenticate performance in rete, l’eccentrico critico d’arte finisce in tribunale. E nel tribunale viterbese. per lo stupore dei più. Su di lui e accuse di truffa e appropriazione indebita ai danni di un artista della Tuscia, il pittore Giorgio Aquilanti. Secondo quanto raccontato ai carabinieri di Soriano nel Cimino che hanno raccolto la sua querela, Diprè – assente in aula – avrebbe imbrogliato l’artista promettendogli visibilità e promozione dei suoi lavori.

Il tutto corredato da regolare contratto: il critico d’arte si sarebbe impegnato a promuovere le opere di Aquilanti attraverso gallerie d’arte e programmi televisivi sul canale 875 di Sky.

Un totale di 1460 puntate per un corrispettivo di circa 15 mila euro.

Somma questa che Aquilanti avrebbe senza esito versato, nella speranza della grande svolta per la carriera artistica. Invece, oltre il danno, la beffa. O almeno presunta beffa.

Delle 1460 proiezioni in tv del quadro dato a Diprè nemmeno l’ombra e ora la crosta, in polveri di marmo e ossidi, risulterebbe addirittura scomparsa. Da qui la truffa e l’appropriazione indebita.

Nessuna notizia certa sulla fine che il quadro, intitolato ‘’Carrozza’’ e valutato 10 mila euro, abbia fatto. Sparito dalle dimore e dalle disponibilità dell’ex avvocato, politico, critico d’arte e showman Andrea Diprè.

Si tornerà in aula a febbraio.






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