ANNO 14 n° 110
''Andavo a dormire fuori casa per non sentire quella musica assordante''
Schiamazzi e rumori molesti fino a notte fonda nel circolo, gestori alla sbarra
18/04/2019 - 06:53

BOMARZO - (b.b.) ''Quella musica era così assordante che in più di un'occasione sono stato costretto ad andare a dormire fuori casa. Riposare era impensabile. Schiamazzi, urla e canzoni fino alle 3 o alle 4 di notte. Vivere o dormire era praticamente impossibile''. A parlare in aula è uno dei tanti vicini di casa di un circolo privato nato e attivo nel centro di Bomarzo, che secondo l'esposto presentato, avrebbe per anni costretto l'intero paese a partecipare - pur non volendo - alle proprie feste.

Per questo i due presidenti del circolo sono finiti alla sbarra: devono entrambi rispondere di disturbo della quiete pubblica.

Due gli episodi su cui si basa l'intera accusa: uno dell'ottobre del 2015 e l'altro dell'aprile del 2016.

''Hanno cominciato a far festa alle 10 di sera - ha spiegato in aula un maresciallo dei Carabinieri di Bomarzo - fino a mezzanotte abbiamo cercato di sopportare, poi arrivate le 3 di notte sono stato costretto a chiamare i miei colleghi: essendo un carabiniere, molti dei vicini di casa venivano da me per chiedere cosa poter fare. La situazione stava diventando insostenibile e imbarazzante''.

Neppure con le finestre chiuse e i tappi alle orecchie, si sarebbe riusciti ad eliminare il problema: ''Si sentiva comunque - ha precisato uno dei testimoni del pubblico ministero - fortunatamente ho una casa lontana 5 o 6 chilometri dal centro: parecchie volte sono andato a dormire lì''.

Ora, a distanza di anni e di un processo penale arrivato quasi alle battute finali, la situazione sembra essere tornata alla normalità: ''Dopo l'esposto - ha concluso il maresciallo - hanno cominciato a rispettare gli orari. Ora si sente la musica, ma allo scadere dell'ora consentita, arriva finalmente il silenzio''.

Si tornerà in aula l'8 maggio per la discussione.






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