ANNO 14 n° 88
Ancora assenza di acqua, interviene il comune
Contessa: “Se non limitiamo gli sprechi passiamo alle autobotti”
22/06/2017 - 13:02

CIVITA CASTELLANA - Riceviamo e pubblichiamo dal comune di CIvita Castellana:

 ''Alcuni pensano che la mancanza d’acqua sia uno scherzo e che il comune non veda l’ora di infliggere stravaganti sanzioni alle persone se annaffiano il proprio giardino con l’acqua dell’acquedotto. Il problema è uno - spiega il vicesindaco di Civita Castellana, Giancarlo Contessa, che ha firmato l’ordinanza sindacale - siamo all’inizio dell’estate e l’acqua è scesa talmente tanto nei pozzi che già da diversi giorni alcune abitazioni a Civita Castellana sono senza o non possono adoperare l’acqua calda perché manca la pressione necessaria. Nei comuni limitrofi stanno già razionando l’acqua nelle ore notturne, con interruzioni del flusso e l’approvvigionamento con autobotti.

Toccherà anche a noi passare alle autobotti se non faremo uno sforzo tutti insieme per razionare da noi stessi l’acqua. L’ordinanza che abbiamo adottato, in base alla richiesta che Talete ha rivolto a tutti i comuni, ha il solo scopo di tutelare chi già oggi non riesce ad usare l’acqua in casa neanche per la propria igiene personale. Un destino che toccherà presto a tutti quanti se non facciamo uno sforzo comune.

Le polemiche e le lamentele che ho visto su facebook sono comprensibili. Piace a tutti avere il giardino fiorito, l’orto irrigato e, per chi può, una piscina in cui rinfrescarsi. Ma la priorità che un amministratore deve garantire è consentire a tutti di avere l’acqua almeno per l’igiene personale. Il resto purtroppo, con una siccità come quella che si sta verificando, diventa un optional che non ci si può permettere. Ed è la situazione meteorologica a dettare le regole, non gli amministratori.

Il 28 giugno tutti i sindaci sono stati convocati dal Prefetto di Viterbo proprio per la questione della carenza di risorse idriche che coinvolge tutti i comuni della nostra provincia. Nel frattempo cerchiamo di fare ciascuno la nostra parte evitando utilizzi impropri di un bene fondamentale''.






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