ANNO 14 n° 111
Anche la Cri lascia la Tuscia
La Croce Rossa ha annunciato che sospenderą il servizio, Cgil critica
27/12/2012 - 04:00

di Silvia Cannucciari

VITERBO – Sta per volgere al termine un anno che per la sanità del Lazio e della Tuscia è stato a dir poco nero, fra tagli ai finanziamenti, agli ospedali, ai posti letto, ai lavoratori, alle mense e ai servizi. L’ultima tegola arriva dalla Croce Rossa, che ha annunciato che non si occuperà più del servizio di ambulanze nelle province di Viterbo, Roma, Latina e Frosinone, dal momento che “non sono ancora pervenute le somme previste per l'acconto e la situazione che si venuta a creare rende impossibile per la Croce Rossa proseguire nelle attività in convenzione''.

Il direttore generale Patrizia Ravaioli ed il commissario straordinario della Cri, Francesco Rocca, hanno comunicato, infatti, che è saltata la convenzione stipulata nel 2012 con l'Ares 118, l'azienda regionale per l'emergenza sanitaria, che avrebbe portato nelle casse della Croce Rossa 19,5 milioni ogni dodici mesi per sei anni.

La questione Croce Rossa – Ares – Regione è arrivata anche in Procura in seguito a un esposto presentato dalla Cgil, che è stato inviato anche alla Corte dei Conti e al commissario ad acta Enrico Bondi : 'È la seconda volta in un anno e mezzo - ha dichiarato Gianni Nigro della Cgil - che la Croce Rossa abbandona il servizio. Spero che non ci sia una terza possibilità, perché questa volta ci sono state delle irregolarità'.

Secondo la Cgil, infatti, non sarebbe stato rispettato il divieto di subappaltare il servizio avuto in gestione dall'Ares 118, inoltre, 50 dei 91 autisti precari che per sette anni hanno lavorato con l'Ares 118 e che sarebbero dovuti essere stabilizzati, sarebbero stati allontanati.

'La Croce Rossa - aggiunge poi Nigro - non ha mantenuto gli accordi stretti con la Regione e con i sindacati. La soluzione più economica e razionale sarebbe l'affidamento diretto all'Ares 118, ma c'è il blocco delle assunzioni. Ora speriamo che il nuovo bando affidi il servizio di ambulanze a un solo soggetto privato'.






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