ANNO 14 n° 89
''Anche Fabrica di Roma rischia di dover consegnare le reti idriche alla Talete''
31/07/2019 - 09:27

FABRICA DI ROMA – Riceviamo e pubblichiamo da M5S Fabrica di Roma:

Lunedì scorso è arrivato il commissario voluto da Zingaretti e anche Fabrica rischia di dover consegnare le reti idriche alla Talete insieme ai Comuni di Villa San Giovanni in Tuscia, Monteromano, Ronciglione, Fabrica di Roma, Grotte di Castro, Bagnoregio, Proceno e Farnese. In arrivo il commissario della Regione, Mascioli Enrico, nominato da Zingaretti per i comuni “ribelli” che hanno rifiutato l’ingresso in Talete.

La nomina è avvenuta il 10 luglio con apposita pubblicazione sul Bur regionale dove si dispone l’invio del commissario ad acta negli otto Comuni. Attraverso l’apposita delibera del 28 maggio 2019 è stato deciso il trasferimento del servizio idrico e relative infrastrutture – ora gestito in proprio – nella mani della società partecipata Talete SpA che avrà a disposizione novanta giorni per l’insediamento.

I comuni sopra elencati faranno un nuovo ricorso al Tar come dichiarato da molti sindaci tra i quali anche Mario Scarnati. Mentre sindaci e consiglieri resistenti sono intenzionati a promuovere un’azione legale contro il commissariamento, nei prossimi giorni i consigli comunali di molti paesi della Tuscia saranno chiamati ad approvare la delibera proposta dal comitato “Non ce la beviamo” per l’applicazione della Legge Reg.le 5/2014.

La proposta di delibera del Comitato che sostiene la legge sulla ripubblicizzazione dell’acqua, spinge la Regione ad individuare i bacini idrografici.

Auspichiamo che tale delibera che presenteremo venga votata anche a Fabrica.

Aderendo all’azione del Comitato il M5S di tutta la provincia già dai primi di luglio sta raccogliendo le firme dei cittadini che vorranno contrastare questa ignobile forzatura.

La legge Regionale 5 presentata anche dal M5S e votata all’unanimità nel 2014, è l’unico strumento normativo che prevede e permette la gestione in proprio da parte dei Comuni delle reti idriche. Nonostante il volere del PD che ha regalato con lo sblocca Italia la gestione dell’acqua alle grandi multinazionali ansiose di mettere le mani su un mercato valutato ad oggi 100 miliardi di euro. Una “concezione” dell’acqua cancellata con il Referendum del 2011 che metteva la risorsa idrica al riparo dalle speculazioni e dai profitti.

Ricordiamo al Sindaco di Fabrica che la coerenza del M5S riguardo all’acqua pubblica si palesa anche oggi con la proposta di legge n° 52 a prima firma Federica Daga, bloccata in Parlamento dagli emendamenti dell’opposizione e della Lega. Se quella proposta divenisse legge, Fabrica e tutti i Comuni che volessero farlo potrebbero gestire le reti idriche in proprio.

Se il M5S avesse ottenuto la maggioranza necessaria per governare da solo, l’acqua pubblica in Italia sarebbe già stata una splendida realtà. Tutto il Centro destra e il PD sono proprio quelle forze politiche che il Sindaco Fabrichese appoggia e appoggerà probabilmente alle prossime elezioni nazionali e locali, ostacolando di fatto la possibilità di gestire in proprio l’acqua.

 






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