ANNO 14 n° 109
Amore e musica o del gel effetto bagnato
>>>>>di Massimiliano Capo <<<<<<
15/07/2013 - 04:00

di Massimiliano Capo

Paul Morley ha scritto un libro che si intitola Metapop che è uscito qualche anno fa per ISBN (eccolo: CLICCA QUI).

All’inizio del libro Morley fa un giochino su come il libro sarebbe potuto cominciare se non avesse scelto le due canzoni che lo aprono (queste: CLICCA QUI E QUI) dando così il via a tutta una serie di nuovi percorsi e inedite sollecitazioni che lo avrebbero probabilmente reso tutto diverso da come è. O forse no.

E allora anche io non ho resistito a provarci e alla fine per parlare d’amore musica e culo che sono i temi di queste righe anche se ancora non si era capito e siamo già a metà di quanto scriverò, insomma tipo io ho scelto Luca Carboni e Fabio Concato. Perché per amore musica e culo mi sembrano perfetti.

Ho scelto questi due pezzi: CLICCA QUIQUI.

Vediamo che ne esce fuori.

Io il ventisettegennaio del millenovecentottantaquattro avevo i capelli. I capelli lunghi. E dal ventisettegennaio del millenovecentottantaquattro avevo i capelli lunghi tirati indietro col gel come Luca Carboni e me li facevo al Green Moon, i capelli. Perché il ventisettegennaio del millenovecentottantaquattro è uscito il primo disco di Luca Carboni. E in copertina sull’ellepì c’era lui. Con la foto di un colore strano e i capelli indietro e col gel effetto bagnato che ormai usano solo i coatti e invece nel millenovecentottanquattro tutti e per primo Luca Carboni. Insomma era il millenoventottantaquattro, a Bologna c’era fermento, Tondelli scriveva ancora, e io a qualcuno volevo assomigliare. E ho scelto lui. Anche perché secondo me Luca Carboni scopava. Il disco si chiamava e si chiama ‘’Intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film’’ e si apre con ‘’Ci stiamo sbagliando’’ che ha uno degli incipit più belli della storia della musica del cosmo: Rioariòariò-oo ad libitum (ascoltatelo che a farlo cantare scrivendo son cazzi). Mai sentita una cosa simile. Se poi ci aggiungete, il ventisettegennaio del millenovecentottantaquattro, un paio di cose tipo così, E come i gatti dentro ai giorni e alle notti/noi ci incontriamo e ci guardiamo negli occhi/e poi facciamo l'amore/sì, sì facciamo l'amore/e ogni tanto ci facciamo del male/eh... ogni tanto è normale, e insomma era fatta. Niente era meglio di Luca Carboni per parlare di notte fino a tardi e pensare alla ragazzina dai capelli rossi che li aveva neri in realtà ma faceva lo stesso. E fin qui siamo all’amore e alla musica. Manca il culo, che nel millenovecentottantaquattro a diciassette anni non è che lo vedi. E nemmeno lo senti perché non ti riesce niente di quello che vorresti che poi è solo l’amore e l’amore senza culo non esiste e la ragazzina coi capelli rossi allora non ti guarda ma questo ce lo siamo già detto. E così sarà per sempre e pure col gel effetto bagnato e i capelli tirati indietro e le magliette e i jeans e le giacche a vento della Stone Island e le felpe CP Company. E anche andare a Roma da Energie. Insomma sono gli anni ottanta di tutti quelli che hanno diciassette anni e li hanno anche negli anni novanta e nel duemila e anche dopo. Perché gli anni ottanta non sono anni ma una categoria dello spirito. Come i diciassette anni. 

Nel millovecentottantaquattro è uscito anche ‘’Fabio Concato 2’’ di Fabio Concato. Lo chiamo io due perché nel millenovecetottantadue Fabio Concato ha fatto uscire un album che si chiamava pure quello Fabio Concato e allora per capirci meglio cambiar nome.

Insomma, tipo in questo album c’era una canzone. La canzone si chiama ‘’Tienimi dentro te’’ ed è bellissima e io non l’ho sentita nell’ottantaquattro che lì sentivo solo Luca Carboni e mi mettevo il gel sui capelli perché li avevo lunghi e me li facevo al Green Moon. Io l’ho sentita al Famila. Quel supermercato che ha cambiato cento nomi ma che non so perché tutti chiamano Famila. Almeno qui a Viterbo. Comunque io l’ho sentita lì e sarà stato il novantaequalcosa e stavo lì con una che era la mia ragazzina dai capelli rossi e mentre ero lì esce questa musica e lei la conosceva e comincia a dirmi senti come è bella e io mi innamoro di Fabio Concato perché scrive cose tipo così Penso se fossi dentro te /capire come soffri o sei felice/se dentro canti come me/se dormi al suono dolce /della radio/Tienimi dentro te/Tienimi dentro te/vorrei vedere il mondo /con i tuoi occhi per un po’ che vorresti averle scritte tu e cantate poi tu alla ragazzina dai capelli rossi perché l’amore è una cosa meravigliosa ma ci vuole la musica giusta. E come sempre un po’ di culo. Magari di essere Fabio Concato e saperle scrivere ‘ste cose.

E se volete sapere come funziona con la musica date uno sguardo a questi due librini:

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Ora sarebbe il turno del culo, in amore e musica. Ma parlare di culo non è nemmeno chic. Quello ce lo devi avere. Perché come diceva il vecchio Freak Antoni, la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo. E allora tanto vale sperare di rimanere al buio. Magari con la ragazzina dai capelli rossi. E la musica giusta. E l’amore.

Perché cazzo che bello l’amore.

P.s.: che dio benedica spotify e la serendipity a sette note: prima di chiudere, non potevo resistere: CLICCA QUI e CLICCA QUI in rapida sequenza.





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