di Roberto Pomi

VITERBO - Ancora fumata nera sulla presidenza del consiglio comunale. La maggioranza non ha trovato ancora un nome su cui convergere e sono ancora spaccati. Non ha portato consiglio il pomeriggio di oggi, con la riunione di maggioranza che in realtà non è mai cominciata.

Presente a Palazzo dei Priori solo l’ala fioroniana del Pd, gli altri invece si sono incontrati altrove. Tra le due parti soltanto qualche scambio di telefonate. I 7 del Partito Democratico hanno accettato l’idea di un presidente civico. Hanno fatto un paio di nomi a Leonardo Michelini, il più quotato quello di Sergio Insogna. Diverso il candidato civico dei fioroniani, anche se non sono trapelati nomi da questa fronda. Spaccata a questo punto anche Oltre le mura. Con Insogna candidato dei 7 e qualcuno degli altri gradito dai fioroniani. Prendendo la calcolatrice e cercando un uomo capace di totalizzare i 17 voti per fare il presidente non si trova l’algoritmo possibile. A come stanno le cose potrebbe esserci un'unica strada: la sponda delle opposizioni. Ma avendo il sindaco Michelini posto ''la fiducia'': ''O si elegge il presidente o mi dimetto''; diventa difficile trovare qualche oppositore disposto a dare un voto che significherebbe fiducia al primo cittadino.

Al posto della riunione di maggioranza in Comune si è tenuto un lungo pomeriggio di chiacchierate e ragionamenti, sciolto soltanto alle 21,30 con il rinnovo della discussione a domani pomeriggio alle 14,30. Alle 15,30 invece è previsto l’inizio del consiglio comunale e il voto del presidente. Impossibile prevedere come andrà a finire, anche se la maggioranza ha ormai la febbre alta.