ANNO 14 n° 116
Alta Velocità: Orte scalpita
mentre Chiusi passa ai fatti
Mercoledì il consiglio comunale. Rotelli: ''Si può fare, non possiamo distrarci''
12/11/2018 - 06:44

ORTE - Tutto pronto per il consiglio comunale straordinario di mercoledì pomeriggio. Alle 18 il sindaco Giuliani ha convocato la seduta direttamente in stazione per parlare dell’Alta Velocità. Invitati gli assessori regionali al trasporto di Lazio e Umbria e i parlamentari delle tre province.

''Sarà l'occasione – aveva annunciato il sindaco - per vedere chi, al di là dei proclami e delle chiacchiere, riuscirà a dare il proprio contributo per ottenere quello che sarebbe un risultato storico per il territorio''.

L’idea che il primo cittadino metterà sul tavolo della discussione non è la fermata dell’Alta Velocità ma quella di avere una linea dedicata verso Milano con partenza e arrivo proprio ad Orte. A tal proposito ci sarebbe già uno studio (clicca qui per leggere l’articolo) con i tecnici delle Ferrovie dello Stato in base al quale ci sarebbe la possibilità di avere una traccia libera Orte-Milano ad esempio alle 06:55, con arrivo intorno alle 09:00, il ritorno alle 18:55 dal capoluogo lombardo e arrivo alle 21:00 circa.

E mentre Orte discute, Chiusi passa ai fatti. A partire dal 9 giugno i treni dell’Alta velocità fermeranno anche a Chiusi-Chianciano Terme probabilmente la mattina e nel tardo pomeriggi. E’ quanto è emerso venerdì a Roma nel corso di una riunione fra i rappresentanti di Regione Toscana, Comuni e l’amministratore delegato e direttore generale di Fs, Gianfranco Battisti. I convogli, che avrebbero dovuto partire già da dicembre, viaggeranno per tutto il periodo dell’orario estivo.

Il deputato Mauro Rotelli, tra i sostenitori dell’Alta Velocità a Orte, guarda a questa notizia con attenzione: ''è sicuramente una buona notizia perché dimostra che si può fare, anche ad Orte e che non stiamo parlando di fantascienza.

È una non buona notizia se FS dovesse fare scelte che vanno a premiare alcuni territori rispetto ad altri.

L’Alta Velocità non è uno status symbol, ma una grande opportunità, nel nostro caso un’esigenza, che può mutare lo scenario culturale ed economico delle provincie di Viterbo e Terni.

Ora serve non distrarsi più, come già accaduto in passato, dobbiamo seguire l’iter passo passo, ognuno per quello che gli compete e non dobbiamo mollare fino al raggiungimento dell’obiettivo. Da parte mia ci sarà ovviamente il massimo impegno’’.

Al consiglio comunale di domani sarà presente anche il Copeo, il Comitato pendolari Orte. ''Attendiamo di ascoltare come si concretizzerà tale fermata. – scrive il comitato in una nota - Auspichiamo sin da ora che non interferisca con i regionali veloci/intercity al servizio dei pendolari, altrimenti non potremo che dirci contrari.

Con l'occasione e in vista della possibile attivazione della fermata AV, invitiamo il Comune di Orte a provvedere di istituire il pagamento via Pos al Parcheggio di Molegnano già da tempo richiesto dai pendolari e che ancora oggi avviene con gli spicci e nessuna carta moneta''.

Alle diverse prese di posizione a favore della proposta (il Rettore dell’Università degli Studi della Tuscia, Confartigianato Imprese Viterbo, Cna Associazione di Viterbo Civitavecchia, Federalberghi Viterbo, Federlazio Viterbo, Ance, parlamentari e consiglieri regionali di destra e sinistra sia umbri che laziali, sindaci ed assessori di diversi comuni) si affianca anche il sostegno della Federdipendenti. ''Non possiamo che essere concordi sull'opportunità unica che potrebbe essere un ottimo volano sia dal punto di vista dello sviluppo turistico che territoriale per la nostra provincia, da sempre penalizzata nelle scelte riguardanti le vie di comunicazione su strada e su ferro''.

''Ci auguriamo che le recenti dichiarazioni da parte di alcuni esponenti politici della regione Umbria, tese a sponsorizzare la città di Terni come alternativa a Orte – dice il presidente provinciale, Giorgio Allegrini - come fermata dell'alta velocità, possano essere superate a favore di una sinergia utile e produttiva per entrambe le città e relative province, anche in virtù del fatto che la prossima inaugurazione di una fermata a Chiusi apre di fatto la concreta possibilità di avviare la linea verso la nostra provincia con costi altamente contenuti, in quanto in gran parte già predisposta''.

Federdipendenti, con l’occasione, chiede al sindaco – così come i pendolari – di rendere i parcheggi a pagamento più adeguati sia dal punto di vista organizzativo che economico.






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