ANNO 14 n° 111
All'Ospedale “Andosilla” l'utilizzo di nuove tecnologie per il trattamento della Malattia Pilonidale e delle Fistole Anali
Il centro di Colonproctologia uno dei poli di eccellenza del nosocomio Civitonico
Serena
16/05/2017 - 09:35
di Serena D'Ascanio

Civita Castellana - Ormai da tempo l’innovazione tecnologica caratterizza il Centro di Colonproctologia integrato nella Struttura Complessa di Chirurgia Generale diretta dal Dott. Fabio Cesare Campanile dell’ Ospedale “Andosilla” di Civita Castellana.

La Colonproctologia è da anni uno dei poli di eccellenza del nosocomio Civitonico che si caratterizza per la ricerca e l’applicazione dell’innovazione tecnologica nel trattamento delle patologie di pertinenza di questo settore.

L’ultima frontiera raggiunta è rappresentata dal trattamento mini-invasivo della Malattia Pilonidale (più comunemente conosciuta come cisti pilonidale o fistola sacro-coccigea), patologia molto frequente specialmente nell’adolescenza ma anche nei giovani adulti. Dai primi mesi dell’anno scorso sono molti i casi trattati mediante una sofisticata apparecchiatura che consente nella malattia pilonidale primitiva e ancor di più nelle recidive e plurirecidive, un approccio mini-invasivo che viene eseguito in anestesia locale consentendo al paziente già un’ora dopo l’intervento di essere dimesso e cosa ancor più importante di riprendere da subito l’attività sociale e lavorativa. Tale metodica nota come E.P.Si.T. (Endoscopic Pilonidal Sinus Treatment), consente attraverso una micro-incisione, peraltro già presente nel paziente affetto da tale patologia, di trattare mediante un fistuloscopio dedicato per via video assistita la patologia stessa , evitando così al paziente i tagli vistosi e tanto temuti anche perché dolorosi e invalidanti , consentendo al paziente stesso un post-operatorio assolutamente dignitoso.

Mediante tale tecnologia è anche possibile intervenire per trattare le fistole anali complesse e recidive. Nota con il nome di VAAFT( Video-Assisted Anal Fistula Treatment), tale tecnologia consente di diagnosticare e studiare in fase intraoperatoria la morfologia della fistola e quindi trattare nella maniera più idonea ed efficace la stessa.

I pazienti affetti da malattia pilonidale e fistole anali soprattutto nei casi di recidiva e plurirecidiva, sono pazienti che per il loro vissuto clinico e quindi nel ricordo del post-operatorio affrontato, preferiscono convivere con la loro invalidante patologia. Grazie a queste nuove metodiche questi pazienti affrontano volentieri, forti di una performance post-operatoria assolutamente accettabile, il trattamento per la patologia che li affligge.

Un altro fiore all’occhiello del centro Proctologico Civitonico e la possibilità di avvalersi dell’ecografia endoanale (EAUS: Endoanal Ultrasonography). Tale metodica ecografica consente in fase preoperatoria e intraopratoria di studiare il canale anale e le patologie ad esso associate, in primis le fistole e gli ascessi anali. L’accuratezza diagnostica di tale metodica consente di offrire al paziente il trattamento più efficace per la risoluzione di tali patologie

Con l’aggiunta di tali tecnologie il Centro di Colonproctologia dell’ ”Andosilla” (Unità di Colonproctologia accreditata dalla Società Italiana di Chirurgia Colo-Rettale – www.siccr.org) di cui è responsabile il Dott. Nicola Foti, già inserito nel circuito dei poli di proctologia di eccellenza della regione Lazio, si classifica fra i pochissimi centri ad eseguire tali metodiche.

E’ comunque grazie all’ausilio concreto dell’associazione locale Onlus “Una mano al tuo ospedale” se tanti presidi possono essere a disposizione dell’Ospedale stesso, non ultime quelle sopracitate. A questa associazione va il nostro sincero ringraziamento.






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