ANNO 14 n° 88
Allievi marescialli in visita al Vittoriano
Un'occasione per rivivere una parte importante della storia d'Italia
18/09/2019 - 09:38

Dalla Scuola sottufficiali dell'Esercito di Viterbo riceviamo e pubblichiamo.

VITERBO - Una rappresentanza di allievi marescialli del XXI corso ''Esempio'', nell’ambito delle iniziative dedicate all’approfondimento di tematiche storico militari, si è recata, lo scorso sabato, al Vittoriano in Roma, per visitare il sacrario delle bandiere delle forze armate e il sacello del milite ignoto.

Una mattinata intensa con la visita al sacrario delle bandiere delle forze armate. Ultimato nel 1935, fu costituito con lo scopo di custodire tutte le bandiere di guerra, a partire da quelle utilizzate durante le battaglie risorgimentali per l’Unità e l’indipendenza dell’Italia. Il sito prescelto per custodirle, all’interno del Vittoriano, accanto alla tomba del milite ignoto, voleva esaltare proprio la funzione sacrale e simbolica della ''bandiera'', che diventava il mezzo più semplice e diretto per commemorare il sacrificio e il coraggio dei tanti soldati italiani che avevano lottato sotto l’insegna del tricolore.

Collegato alla galleria del sacrario delle bandiere è il sacello del milite Ignoto. La tragedia della prima guerra mondiale portò alla volontà di commemorare un ''soldato ignoto'', a ricordo delle tante vittime cadute sui campi di battaglia le cui spoglie erano rimaste insepolte. Il 4 novembre 1921 la ''salma del soldato ignoto'' venne trasportata in un solenne corteo per via Nazionale e tumulata sotto l’altare della patria alla presenza del re Vittorio Emanuele III. Il Vittoriano, ideato inizialmente come tributo alla memoria di Vittorio Emanuele II, primo re d’Italia, divenne il luogo prescelto per la tomba del Milite Ignoto, diventando un luogo di culto patriottico nazionale.

Nella suggestiva cornice del Vittoriano, ampio l’interesse e grande l’emozione suscitati sia negli allievi marescialli del XXI corso ''Esempio'' sia nel personale della linea di comando. Particolarmente apprezzata, inoltre, l’opportunità di rivivere una parte importante della storia d’Italia, iniziativa che valorizza ancor più un percorso formativo finalizzato alla creazione di ''junior leader'' sempre più capaci e preparati.






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