ANNO 14 n° 110
All'Andosilla restyling per tre reparti: Cup, oncologia e laboratorio analisi
21/07/2012 - 04:00

di Alessandra Pinna

VITERBO - A otto anni di distanza dall’inizio dei lavori di ampliamento e ristrutturazione, questa mattina gli ambulatori specialistici dell’ospedale Andosilla verranno inaugurati ufficialmente dal direttore del reparto di anestesia e rianimazione – terapia del dolore Santo Laganà, dal direttore generale della Asl Adolfo Pipino e dal sindaco di Civita Castellana Gianluca Angelelli. Alla cerimonia interverranno anche i sindaci del distretto sanitario 5.

Si tratta di tre ambulatoriali specialistici: il Cup (Centro unico di prenotazione), il reparto di oncologia e il laboratorio di analisi. Con l’apertura del Cup i pazienti potranno effettuare prenotazioni, disdette e modifiche di prestazioni specialistiche, richieste per esenzioni o pagamento dei ticket.

Ad oncologia saranno assicurate le prime visite oncologiche, quelle di controllo e la chemioterapia. Dopo la soppressione da parte della Regione Lazio dei letti di Day hospital, le chemioterapie verranno svolte in regime ambulatoriale: i cosiddetti pacchetti ambulatoriali complessi (Pac).

Soddisfazione per l’apertura dei nuovi ambulatori è stata espressa dal direttore del reparto di anestesia e rianimazione Sandro Laganà: “Dopo otto anni di lavori e blocchi da parte della Regione Lazio, finalmente la nostra struttura può vantare tre nuovi ambulatori che, già otto mesi fa, sono andati ad arricchire gli altri reparti di eccellenza. All’Andosilla - prosegue - si utilizzano tecniche all’avanguardia e di grande successo come la “laparoscopia” per il trattamento delle ernie della parete addominale o laparoceli e la chirurgia colon proctologica. Inoltre – prosegue Laganà - siamo centro di riferimento di Roma Nord per quanto riguarda la terapia del dolore. Punto dolente resta la forte carenza del personale. Nonostante l’inaugurazione dei nuovi ambulatori, infatti, non è prevista alcuna assunzione’’.

Buone speranze anche per la ristrutturazione del Pronto Soccorso che può contare di una parte di un vecchio finanziamento regionale e di uno di recente approvazione.

Laganà è intervenuto anche sul fronte dei tagli alla sanità pubblica inseriti nella spending review del governo Monti (cinque miliardi di euro nel triennio 2012-2014) che prevede la chiusura di tutti i piccoli centri con meno di 120 posti letto (L’Andosilla dispone di 100 posti letto ma, al momento, per carenza di personale, sono disponibili solo 82).

“Da questo punto di vista non siamo particolarmente preoccupati - spiega -, ci aspettiamo collaborazione dalla Regione affinché il nostro rimanga un presidio di medicina come lo è stato finora. Sarebbe un peccato se i cittadini dovessero perdere un tale servizio sul territorio, - conclude - ma siamo fiduciosi’’.

Se la mannaia della spending review dovesse abbattersi sull’ospedale di Civita Castellana circa 80mila persone resterebbero senza prestazioni sanitarie.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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