ANNO 14 n° 111
Al via il processo a Gheorghe Sofian
A settembre uccise la compagna a coltellate, verrą giudicato con rito abbreviato
17/04/2015 - 02:00

VITERBO -  Al via oggi il processo a Gheorghe Dimitri Sofian, il bracciante romeno che uccise a coltellate la compagna e poi confessò tutto ai carabinieri. Rinchiuso in carcere da settembre scorso, il 41enne sarà giudicato con rito abbreviato dal gip di Viterbo. L’accusa è di omicidio volontario.

Gheorghe ed Elena stavano insieme da circa un anno e da un paio di mesi convivevano nell'abitazione di via Giannini, a Canino, dove si è consumato il terribile omicidio, di proprietà di un altro connazionale. Entrambi lavoravano come braccianti agricoli e avevano precedenti matrimoni alle spalle. Era la sera del 22 settembre scorso. L’uomo è rientrato a casa, ha trovato la compagna, Elena Stingu 40enne sul letto. Pare che lei avesse da poco ricevuto un sms da parte dell'ex marito. E dopo l'ennesima lite per motivi di gelosia, Sofian ha perso la testa: è andato in cucina, ha preso un coltello e l’ha colpita ripetutamente al petto, al collo e al viso. Almeno 7 le coltellate inferte dall'uomo alla compagna.

Poi, mentre lei era agonizzante, riversa sul letto, intorno alle 22,30, l'uomo ha avuto un momento di ravvedimento e ha chiamato i soccorsi e i carabinieri all’utenza del 112. Ma senza neanche specificare chi fosse e dove si trovasse, avrebbe solo ripetuto, in evidente stato di alterazione, ''Ho fatto un casino''.

Dopo aver confessato tutto ai militari è scattato l’arresto. Anche in sede d’interrogatorio l’uomo ha raccontato tutto per filo e per segno al gip Francesco Rigato che ha poi convalidato il fermo in carcere. ''Un omicidio d’impeto'' l’hanno definito gli inquirenti, una reazione inconsulta di cui il 40enne non si capacita, aveva raccontato il suo avvocato, Serena Celestini: ''Il mio assistito è ancora sotto shock, è pentito e sta male. E’ molto provato, per questo in carcere è costantemente assistito da uno psicologo''.

Per capire se la sera dell’omicidio Gheorghe Dimitri Sofian fosse nel pieno delle sue facoltà mentali, l’avvocato Celestini ha chiesto il rito abbreviato condizionato a una perizia psichiatrica sull’imputato. Se il gup dovesse respingere la richiesta della perizia allora la difesa chiede il rito abbreviato secco. In quest’ultimo caso, se condannato, il 41enne beneficerebbe dello sconto di un terzo della pena.

Gheorghe Sofian Dimitri, tra l’altro, è stato da poco condannato a quattro anni e dieci mesi per maltrattamenti sulla ex compagna e abusi sulla figlioletta di lei che all’epoca dei fatti aveva sei anni. Fatti che risalgono al periodo che va dal 2010 al 2012, quando il romeno era legato a un’altra connazionale.





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