ANNO 14 n° 110
Aggredisce il suo debitore con un cacciavite, 32enne condannato a due anni
14/02/2018 - 07:11

VITERBO – 500 euro di debiti contratti per l’acquisto di marijuana da fumare insieme. 500 euro di debiti mai saldati. 500 euro di debiti che hanno fatto finire due giovani nei guai. Uno in ospedale, con quattro giorni di prognosi, l’altro in carcere con le accuse di rapina, lesioni e cessione di sostanze stupefacenti.

Ieri per Roberto S. difeso in aula dall’avvocato Lorenzo Contucci, è arrivata la condanna: due anni di arresto e una multa di 600 euro. Ma non solo, per il trentaduenne anche la libertà. Per il collegio di giudici viterbese la custodia in carcere non avrebbe avuto alcun effetto e alcuna utilità.

Così dopo quasi un anno e mezzo dal giorno del suo arresto, il giovane potrà tornare a casa. Fermato a settembre del 2016, Roberto S. aveva fatto finire in ospedale un ragazzo più giovane di lui, moldavo, dopo averlo aggredito con un cacciavite di modeste dimensioni. Un’arma – inizialmente scambiata per una mannaia – con cui si è scagliato contro il collo del suo creditore nelle vie di Vico Squarano.

''A volte fumavamo insieme e dividevamo le spese dell’acquisto della droga – ha spiegato in aula la parte offesa, accompagnata dai Carabinieri – poi per diversi motivi non sono più riuscito a restituirgli i soldi e così, dopo essermi ripetutamente nascosto da lui, l’ho incontrato. Era arrabbiato. Voleva tutti i suoi soldi indietro. Non avevo niente con me, a parte il telefono cellulare. Nient’altro. così mi ha colpito. Mi sono spaventato e gli ho consegnato tutto''.

Secondo la ricostruzione del 22enne moldavo, finito in ospedale, Roberto S. avrebbe addirittura preteso che gli venissero consegnate le scarpe: ''Quello che avevo non era abbastanza per saldare il debito''.

Per il pubblico ministero Stefano D’Arma non vi è dubbio. Così come per il collegio. Dopo una mezz’ora di camera di consiglio la lettura della sentenza: una condanna a due anni.






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