ANNO 14 n° 110
Aereo precipitato, ''Silvio era un ragazzo innamorato del volo''
Parla il sindaco di Caprarola;
disposta l'autopsia sui corpi
24/09/2014 - 02:00

CAPRAROLA (fla.lud.) – ''Un ragazzo conosciuto e stimato da tutti, che ha perso la vita per seguire la sua passione, quella di volare sugli ultraleggeri. Tutti a Caprarola conoscevano Silvio Mecucci e da ieri in paese non si parla d’altro''. E’ il sindaco di Caprarola Eugenio Stelliferi a tracciare un ritratto del 43enne morto lunedì pomeriggio a seguito dello schianto dell’ultraleggero Diamond2Da nei pressi dell’aeroporto di Pila, all’isola d’Elba. Mecucci era a bordo del velivolo, di proprietà di una scuola di volo romana, con l’allievo Giuseppe Sodano, 37 anni, originario di Caserta ma residente a Roma, ed entrambi sono morti sul colpo. 

Silvio aveva 43 anni, non era sposato e viveva a Caprarola, dove lavorava nella farmacia di famiglia. Era istruttore di volo, e anni fa aveva insegnato anche all’Aeroclub di Viterbo. ''Aveva conseguito anche il brevetto di pilota – continua il sindaco – ma non aveva mai proseguito quella strada, il suo amore era tutto per gli ultraleggeri. Ma prendeva anche parte a diverse attività in paese, suonava la tastiera in un gruppo di amici musicisti''.

Sulla dinamica dell’incidente stanno ancora lavorando gli inquirenti. Nel tardo pomeriggio di ieri ancora non erano terminate le operazioni di rimozione della carcassa del velivolo per trasportarla in un hangar dell’aeroporto della Pila in modo da poter ispezionare la strumentazione di bordo e la scatola nera. Ma stando alle prime ricostruzioni, il velivolo sarebbe precipitato dopo una manovra di touch and go all’aeroporto della Pila, nel corso della quale, si ipotizza, si sarebbe danneggiata l’elica del motore. La virata di emergenza affrontata per riportare l’aereo sulla pista di atterraggio non è andata a buon fine, tanto che il mezzo è precipitato ad alcune centinaia di metri dalla Pila. Alcuni testimoni dicono di aver avvertito uno scoppio nel motore, poi l'aereo si sarebbe spento fino a precipitare in un vigneto.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme ed estratto i due corpi dalla carcassa dell'aereo, i soccorritori del 118, le forze dell'ordine e il magistrato che, dopo un sopralluogo, ha dato l'autorizzazione alla rimozione delle salme e ha disposto l'autopsia su entrambi i corpi, che restano a disposizione dell’autorità giudiziaria. Bisognerà attendere ancora qualche giorno, quindi, per restituire il corpo di Silvio alla sua Caprarola e per celebrare i funerali. Intanto è stata avviata anche un’inchiesta sull’incidente da parte dall’Agenzia nazionale della sicurezza di volo per far luce sulla tragedia.





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