ANNO 14 n° 115
Acqua, Comune costretto a prosciugare il fondo di riserva
Maxi conguaglio da parte di Talete. Nel 2019 Palazzo dei Priori ha pagato un milione e 600mila euro, il doppio del solito
18/01/2020 - 17:38

VITERBO - I cittadini non sono gli unici a dover fari i conti con bollette dell’acqua salatissime. La stangata è arrivata anche a Palazzo dei Priori. Per il 2019 il Comune ha dovuto pagare una cifra di circa un milione e 600mila euro, il doppio del solito. Una somma così elevata che nessuno poteva prevedere. Tanto che la giunta Arena, per riuscire a coprirla, si è visto costretta ad attingere le risorse dal fondo di riserva, azzerandolo. Si parla di quasi duecentomila euro: 197.020,90 per essere precisi.

''E’ il conto relativo al consumo di fontane, idranti, idranti, uffici ed edifici scolastici – spiega l’assessore al Bilancio Enrico Maria Contardo – abbiamo speso il doppio rispetto a quanto il Comune paga di solito''.

Nessun rubinetto aperto che possa giustificare una cifra simile, la causa della maxi bolletta è dovuto al conguaglio eseguito da Talete. Una situazione simile, in proporzione, a quella vissuta da tanti cittadini che nelle settimane scorse sono corsi agli uffici di via Romiti per chiedere spiegazioni sugli importi molto più che venivano richiesti.

''Da quanto ci risulta erano tre o quattro anni che non veniva eseguito il conguaglio per vedere quali fossero i consumi effettivi. Nessuno poteva prevedere questa spesa così elevata, per questo non sono bastati i soldi stanziati in bilancio e a dicembre con una delibera di giunta è stato necessario ricorrere al fondo di riserva, che ovviamente sarà ripristinato con il nuovo anno'', conclude Contardo.






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