ANNO 14 n° 79
Accusato da due minorenni di gestire lo spaccio di cocaina e hashish in cittā
L'uomo, ai domiciliari da oltre 7 mesi, č finito alla sbarra
19/12/2018 - 06:15

VITERBO – Sono state le accuse di due giovanissime sorelle, una classe 1999 e l’altra 2000, a farlo finire sotto la lente della magistratura. Accuse durissime che lo volevano protagonista e gestore di una fitta rete di spaccio di cocaina e hashish in città. Droga che secondo la Procura sarebbe stata venduta e ceduta anche a minori di 18 anni.

Ragazzi giovanissimi, dunque, così come le due sorelline che lo hanno fatto arrestare: fermate dai carabinieri del comando provinciale il 10 aprile scorso, sarebbero state trovate in possesso di 100 grammi di hashish e 5 di cocaina e ne avrebbero attribuito la proprietà a quell’uomo, 24enne tunisino, che da tempo le costringeva a spacciare e tenere in custodia per suo conto le sostanze stupefacenti. O almeno secondo la loro versione.

Da qui, le indagini e le accuse a carico dell’uomo di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti aggravate dalla minore età degli acquirenti. Ieri le due sorelle si sono presentate in aula: testimoni chiave del processo, si sono entrambe avvalse della facoltà di non rispondere, andando così a far crollare la principale prova a carico dell’imputato. La loro testimonianza.

Ai domiciliari da ormai sette mesi, per l’uomo è arrivata così l’assoluzione. Nonostante la richiesta pesantissima di condanna a 3 anni e 9 mesi formulata dal pubblico ministero, per il tribunale non sarebbe stata raggiunta una prova di colpevolezza al di là di ogni ragionevole dubbio.






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