ANNO 14 n° 110
A Viterbo arriva l'Alzhauser Cafč
Aprirą a dicembre lo spazio laboratorio dedicato ai malati di Alzheimer
20/11/2017 - 07:13

VITERBO - Aprirà a dicembre in via della Marrocca numero 70 - nei pressi di piazza Dante - il primo Alzhauser Cafè di Viterbo. Grazie al finanziamento concesso dalla Tavola Valdese con i fondi provenienti dall’8 per mille, il laboratorio AlzhAuser Caffè, ha l’obiettivo di consentire uno spazio di libertà a coloro che assistono un familiare affetto da morbo di Alzheimer o demenza senile e di dare possibilità agli assistiti di ritrovare, al di fuori degli stretti legami familiari, rapporti personali autonomi che si esprimono in attività singole e di gruppo.

In questo contesto, un team di volontari appositamente preparati, saranno affiancati dall’attività di una psicologa e una psicoterapeuta ed animeranno le attività della struttura con un incontro che si terrà una volta alla settimana per tre ore.

''Ad una certa età è difficile recuperare autonomia di rapporto con altre persone al di fuori della cerchia familiare ed il laboratorio è un’occasione per farlo - affermano i responsabili dell'Alzhauser Cafè di Saronno intervistati dal sito varesenews - Naturalmente non si fanno grandi discorsi, ci si ferma all’essenziale: accoglienza, gentilezze, sorrisi, un’attività condivisa, un gesto affettuoso, la merenda insieme. Quel che conta è riuscire a ridestare interessi, ricordi, sensazioni, in persone che stanno subendo il deterioramento delle propria espressività''

In un ambiente che si avvicini il più possibile a quello domestico o di un caffè, il centro offre al malato la possibilità di sentirsi fra pari, continuando a fare, condividere, vivere le sue esperienze con gli altri. Inoltre, sarà attivo anche uno sportello informativo per i familiari  che offrirà ascolto e indicazioni sui servizi e le modalità di accesso.

''Ad animarli è sufficiente il fervore che li circonda - dicono ancora dal centro di Saronno - il commiato, festoso, baci ed abbracci, strette di mano calorose, il promettersi il prossimo incontro, fanno parte di un rito tante volte già vissuto ma che fa bene rivivere ora. Un ritorno all’amicizia innocente, ad un proprio spazio personale ed esclusivo che sembrava perso e che improvvisamente si è ritrovato''.






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