ANNO 14 n° 116
''A Vignanello si cambia''. Ecco il piano che potrebbe salvare la Roma Nord
Due linee suburbane tra Viterbo e Civita Castellana. L'associazione TrasportiAmo: ''Ma Regione e Atac non ci ascoltano''
09/09/2019 - 07:06

VITERBO - ''A Vignanello si cambia''. E’ la comunicazione che potrebbero sentire un giorno gli utenti della Roma Nord, nel caso in cui fossero recepite le proposte presentate nei giorni scorsi dall’associazione TrasportiAmo per sopperire alle attuali limitazioni in vigore lungo la linea ferroviaria, in particolare nel tratto tra Montebello e Viterbo. E’ in questa parte del tracciato, infatti, che si registrano i disagi maggiori a causa del mancato adeguamento alle nuove normative sulla sicurezza entrate in vigore dal primo luglio. In particolare per il divieto di incrocio dei treni.

L’idea sembra semplice quanto efficace: prevede di trasformare l'attuale tratta da Viterbo a Vignanello e quella da Vignanello a Civita Castellana in due tratte suburbane, istituendo a metà strada tra la città dei papi e la città della ceramica quella che in termine tecnico viene chiamata una ''rottura di carico''. In poche parole, due treni partiti dalle due direzioni opposte, una volta arrivati alla stazione di Vignanello effettuerebbero il trasbordo dei passeggeri per poi riprendere ciascuno la propria marcia, in direzione opposta a quella di provenienza. ''Ciò consente nella fascia oraria 9.30/17.30 di avere 10 treni tra Viterbo e Vignanello e 10 treni tra Civita Castellana e Vignanello che avrebbero pressoché la stessa continuità per l’intera tratta Civita Castellana – Viterbo'', spiega il documento.

La rottura di carico a Vignanello è solo una delle proposte dell'associazione TrasportiAmo. Il piano completo è stato illustrato nei giorni scorsi in un incontro organizzato dal Comune di Sant’Oreste. Ma se ne riaprlerà anche nei prossimi giorni.

''Stiamo valutando con attenzione la proposta di orario della ferrovia Roma-Viterbo, offerta ai sindaci nel corso della riunione in Regione del 4 settembre – annuncia David Nicodemi di TrasportiAmo a viterbonews24-. Gli esiti di tale studio, condivisi con il Comitato Pendolari RomaNord, saranno resi pubblichi nei prossimi giorni, insieme a un raffronto con la nostra di proposta che, presentata in occasione dell’assemblea a Sant’Oreste, non è stata presa in considerazione né dalla Regione né tantomeno dalla Società Atac. Ci aspettavamo un atteggiamento di chiusura del genere, evidentemente hanno il serio timore di confrontarsi con i cittadini: non ci fermeremo, sia chiaro, andremo casa per casa a spiegare la fattibilità della nostra proposta di orario che, sulle prime, e nel rispetto delle direttive Ansf e dei vincoli normativi presenti, offre un maggiore numero di corse ferroviarie, specie nella tratta Catalano-Viterbo, che, invece, nella proposta Atac, continua a essere penalizzata. Sono infatti spariti i bus sostitutivi e la mattina, importante per gli studenti, è prevista soltanto una corsa utile, quella delle 6:30. C’è inoltre da capire, e lo ribadiamo sino all’esaurimento, com’è stato possibile reintrodurre gli incroci. Ma questi sono aspetti che spiegheremo a tempo debito e, ovviamente, nelle sedi opportune. Ci dicano, invece, per quali ragioni le Rsu tutte non sono state consultate ai fini dell’organizzazione del lavoro e di eventuali criticità che possono influire sulla sicurezza di esercizio e sulla regolarità”.






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