ANNO 14 n° 110
A scuola d'Etruschi con Experience
L'accordo tra due ministeri e i Comuni dell'Etruria: Viterbo, Orvieto e Chiusi
Il ministro Giannini: ''Progetto che valorizza l'identitā''.Fioroni pensa al distretto
10/05/2016 - 14:31

di Andrea Arena

VITERBO – A scuola di Etruschi. Oggi per imparare da ieri e in funzione del domani. Experience Etruria sbarca nelle aule di primarie e secondarie grazie all'accordo firmato stamani a Palazzo dei Priori tra il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini e i sindaci dei tre Comuni capofila del progetto. I quali si impegnano a promuovere il patrimonio artistico e culturale attraverso varie iniziative per gli studenti, dai viaggi di istruzione nel territorio che fu di questo antico popolo, ai gemellaggi con l'estero, ad altri progetti specifici su cibo, natura, paesaggio.

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Una trama complessa, che prende il via un anno e mezzo fa, dall'assessore viterbese Luisa Ciambella e il suo omologo d'Orvieto. L'idea è quella di valorizzare il nome, il marchio, il fascino degli Etruschi declinati in un modo accattivante e facilmente spendibile a livello internazionale. L'onorevole Fioroni ci mette le conoscenze, un altro ministro – quello dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini – benedice il tutto. Così Experience Etruria arriva prima ad Expo, poi sale a Bruxelles per la presentazione al Parlamento europeo. E Ati, la fanciulla di 2500 anni fa, diventa un volto famoso e simpatico (da oggi è anche un fumetto, presto sarà una bambola).

Qui le foto della visita del ministro Giannini all'Unitus

Prima della firma delle carte, ecco che Ciambella e Michelini per Viterbo, Giuseppe Germani da Orvieto (no, non si è venuto a riprendere il Duomo scippatogli dal sito web di Palazzo dei priori…) e Yuri Bettolini da Chiusi hanno evidenziato come intorno ad Experience Etruria ci siano grandi margini di crescita economica, culturale, ma anche una certa affinità politica. Visto che lo stesso Fioroni ha parlato apertamente della creazione di un distretto turistico e culturale dell'Etruria meridionale, che potrebbe anche tornare molto utile in vista dell'abolizione delle Province.

Il ministro Giannini ci riporta sul pezzo: ''Questa è un'area omogenea, in cui i cittadini si riconoscono e si debbono riconoscere anche i ragazzi. La scuola, in questa catena virtuosa di istituzioni, può rappresentare un punto di grande importanza. Perché la scuola deve essere il primo luogo dove si genera la consapevolezza dell'identità culturale, nazionale, ed europea. I progetti come questi portano alla sostenibilità della comunità, il rispetto e l'integrazione col patrimonio paesaggistico e culturale''.

In attesa che gli uffici scolastici regionali si attivino per la didattica relativa agli Etruschi, si firma l'accordo anche alla presenza del ministero dei Beni artistici e culturali, con la direttrice (in carica da pochi giorni) Caterina Bon di Valsassina e Mandrisio.

Si finisce con la presentazione del fumetto di Ati, da settembre nelle scuole.





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