ANNO 14 n° 87
A Gallese torna il festival ''Le strade d'Europa''
Dal primo al 15 dicembre incontri tra diverse generazioni e culture musicali
29/11/2019 - 09:05

GALLESE - Il Festival internazionale ''Le strade d’Europa'' è ormai una tradizione italo-lituana che, attraverso la musica, unisce tutta l‘Europa. Quest’anno il Festival pone l‘accento su incontri di artisti lituani in stretta sinergia con le realtà italiane, consolidando prestigiose collaborazioni con musicisti di primo piano sulla scena europea. L‘incontro tra diverse generazioni e culture musicali è il tema principale del Festival che quest’anno nei giorni 1 e 15 dicembre ritorna a Gallese.

Il Festival internazionale ''Le strade d’Europa'' è organizzato dall’associazione culturale Musica Vitale, con la direzione artistica della clavicembalista lituana Nijolė Dorotėja Beniušytė, da sempre patrocinato dell’Ambasciata della Repubblica lituana in Italia e dal Comune di Gallese che proprio con la Lituania ha un rapporto particolarmente stretto grazie al lavoro in Lituania dell’illustre compositore barocco gallesino Marco Scacchi. I partner del Festival sono la Società Aquilana dei concerti ''B. Barattelli'' e l’associazione musicale ''Euterpe'' di Corato.

L’undicesima edizione propone una varietà stilistica particolarmente ricca, che spazia dal grande repertorio russo – duo Gleb Pyšniak – Gintaras Januševičius (Lituania / Germania) alle contaminazioni stilistiche – AcrossDuo, con il programma ''VivaldInJazz''. In ultimo, per rispettare le tradizioni del Festival rivolte alla valorizzazione dei giovani talenti, un concerto del vincitoredel XXI Concorso internazionale pianistico “Euterpe”, la pianista lituana Julija Sadaunykaitė.

Il 1 dicembre il pubblico a Gallese vedrà in scena AcrossDuo - due uomini sfacciatamente diversi ma anche due musicisti che combaciano alla perfezione e che sfidano la compatibilità caratteriale per produrre musica nuova, piena e coinvolgente. Una proposta di confine, dove la viola passa la parola al pianoforte e viceversa. Un repertorio, riscritto e arrangiato dall’estro di Enrico Pesce, che non sopporterebbe una nota in più né un respiro in meno, perché così com’è, che viene interpretato da Claudio Gilio che musicalmente porta altrove, dove tutto nella sua viola suona diversamente.

Across Duo si presenta in un programma nuovo e assolutamente accattivante, cimentandosi nell’interpretazione del tutto inedita delle quattro stagioni di Antonio Vivaldi. Ecco, allora, che i quattro concerti di Vivaldi diventano altro, qualcosa che appartiene maggiormente a noi, viaggiatori della contemporaneità, diventano un mondo fatto di pensieri profondi: una strada anzi un sentiero complicato, come è la vita. Diventano, infatti, proprio la metafora dell’esistenza umana.

Ogni concerto è preceduto da un quadro scritto appositamente da Enrico Pesce. I quattro quadri introducono, quindi, la primavera, l’estate, l’autunno e l’inverno e sono tematicamente connessi tra loro. All’interno dei quattro brevi episodi vengono raccontate le fondamentali tappe della vita umana: la nascita, la crescita, la vecchiaia e la morte. Il quarto quadro si conclude, significativamente, con le stesse note del primo, in una sorta di struttura circolare, foriera, forse, di un messaggio ottimista di rinascita e rinnovamento perenne.

Across Duo non è solo musica ma è spettacolo, infatti, durante l’esecuzione dei loro brani viene voglia di applaudire come si fa nel pop, e qualcuno fortunatamente non fa caso ai richiami a Bach, anche se c’è di mezzo la classica.







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