ANNO 14 n° 110
A Ferento il ricordo
di Pier Paolo Pasolini
Stasera alle 21.15 in scena
il ''Miles gloriosus''
01/08/2015 - 12:21

VITERBO- Un ricordo di Pier Paolo Pasolini a 40 anni dalla sua scomparsa al teatro antico di Ferento, questa sera, sabato 1 agosto (ore 21,15), per la 50a stagione estiva organizzata dal Consorzio Teatro Tuscia con il patrocinio della Regione Lazio, il supporto del Comune di Viterbo , di quattro sponsor privati (Banca di Viterbo, Unindustria, Conad Ipermercato e AntennAdsl) e con la direzione artistica di Patrizia Natale.

In scena 'Il Vantone', traduzione dialettale romanesca del 'Miles gloriosus' di Plauto fatta da Pasolini, operazione letteraria che all’epoca della sua elaborazione nel 1963, destò più di una attenzione, con Ninetto Davoli e Edoardo Siravo per la regia di Federico Vigorito.

Rinviato a domenica 9 agosto, per indisponibilità di due attori protagonisti, lo spettacolo 'Arsenico e vecchi merletti' in cartellone domani 2 agosto.

La trama del 'Vantone', il 'Miles gloriosus' di Plauto è abbastanza nota: Pleusicle ama la bella Filocomasio ed è riamato. Durante una sua assenza, Pirgopolinice, soldato spaccone in cerca di avventure amorose rapisce Filocomasio portandola con sé ad Efeso. Palestrione servo fedele astuto di Pleusicle si affretta subito ad avvertire il suo padrone. Durante il viaggio vien fatto prigioniero dai pirati dai quali viene offerto in dono a Pirgopolinice che porta con sé Filocomasio. I due – il servo e la donna - fingono di non conoscersi e studiano il modo di avvertire Pleusicle che, avvertito da un mercante, si reca ad Efeso e trova da abitare contigua a quella del soldato fanfarone, presso il vecchio Periplecomeno, benevolo ma astuto.

Fin qui il prologo; d’ora innanzi l’azione scenica. Forata la parete che li divide, i due innamorati si incontrano scambiando gesti d’amore. Li scopre il servo dello spaccone, Sceledro, messo a custode della bella Filocomasio. Allora da parte di Pleusicle e Periplecomeno viene fatto ogni sforzo per convincere Sceledro che si tratta di un abbaglio tentando di fargli credere che Filocomasio esce dalla casa del Vantone anziché da quella di Pirgopolinice, poi gli viene presentata come gemella di Filocomasio giunta ad Efeso il giorno prima con il suo amante. Lo stratagemma riesce anzi Palestrione fa credere a Pirgopolinice che la bella moglie di Periplecomeno, ormai stanca del vecchio marito, si sia invaghita di lui e voglia sposarlo. Lo stolto e vanitoso soldato lusingato da questa inaspettata conquista manda via la concubina e libera Filocomasio lasciandole tutti i regali che le ha fatto, compreso Palestrione. Tronfio e voglioso di dare sfogo alla sua passione entra nella casa di Periplecomeno dove trova il finto marito geloso che assieme ai suoi servi gli riservano una gragnola di legnate.






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