Di Massimiliano Morelli

La disinformazione regna sovrana, complice il bisogno di sbigottire telespettatori e lettori, perché se non si porta lo scoop a casa otto “capoccioni” su dieci dicono che non c’è la notizia. Basti osservare quel che viene propinato, dalla notizia dell’uomo che credendo di trovarsi al cospetto di un cinghiale spara alla moglie alla pista ciclabile sulle sponde del Tevere, che nani e ballerine della politica hanno preso come “simbolo” per la prossima campagna elettorale.

In realtà regna soprattutto il “copia e incolla”, due giorni fa in un comunicato stampa istituzionale è comparsa la notizia del Daspo di due anni nei confronti di un tifoso della Flaminia Civita Castellana, rammentando che la partita di calcio incriminata era la sfida con la Sangiovannese. Peccato che per un refuso sia comparso nel comunicato stampa il termine Sangiovese, in sostituzione del nome del sodalizio fondato nel 1927, insomma il club che rappresenta San Giovanni Valdarno. Manco a dirlo, la news è stata pubblicata da tutti – nessuno escluso - col “nuovo nome di battesimo” dei toscani… Può bastare per dire “levateje er vino” a certi gaglioffi della notizia? Ah, a proposito, oggi la giornata nazionale contro la pedofilia… magari qualcuno se lo ricorda…