ANNO 14 n° 115
A Capranica uno sportello per il lavoro
Inaugurato il punto Usb: ''Vicini ai lavoratori in un momento delicato''
05/12/2015 - 12:11

CAPRANICA - Si apre a Capranica, nella sede di Arci, il nuovo sportello sindacale Usb. Un nuovo punto di riferimento per chi voglia interessarsi e usufruire dei servizi che riguardano soprattutto il mondo del lavoro. Ieri, sono intervenuti all'inaugurazione Luca Paolocci, Usb Viterbo e Guido Lutrario dell'esecutivo nazionale sul tema del precariato e sulla reale perdita di diritti da parte dei lavoratoti.

Paolocci racconta come dura sia stata la lotta per l'occupazione delle terre, qua nelle nostre zone, e di come pian piano si è arrivati al riconoscimento e alla tutela dei lavoratori. Un cammino lungo e oneroso fatto di lotte, scioperi e fame. Oggi si tenta, di nuovo, di riportare il lavoratore allo stadio di schiavo: ''È dal 1980 che il complesso del diritto del lavoro e della legislazione sociale è sotto attacco, i suoi principi e le sue tutele sono state sistematicamente erosi e con il contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti se ne manomettono in maniera radicale le fondamenta. Lo stato non tutela più la parte più debole, ma si schiera dalla parte del più forte, il datore di lavoro''.

''Gli stessi uomini della sinistra italiana - interviene Lutrario - hanno stravolto il lavoro. Il caso più eclatante l'abolizione dell'articolo 18. Ora il datore di lavoro può disfarsi del lavoratore in qualsiasi momento. Al massimo, se il licenziamento risultasse senza giusta causa, si può incappare in una multa da poco conto. I sindacati, privi di ogni forza per poter difendere i diritti conquistati da centocinquanta anni di lotte e lacrime, hanno contribuito a legittimare il precariato come unica forma di occupazione. I lavoratori sono sempre più isolati e messi gli uni contro gli altri. Si cerca di scoraggiare l'aggregazione, la discussione e la nascita di nuove oraganizzazioni. Bisogna ritornare allo spirito originario per provare a cambiare questo mondo. Bisogna ricostruire il patto di fiducia tra lavoratori e rappresentanza sindacale. Le grandi multinazionali e le aziende non possono essere i finanziatori dei sindacati. Il motore dei sindacati sono solo i lavoratori e la tutela deve essere solo dei loro diritti.”

Dagli anni '70, grandi centri commerciali hanno stravolto la topografia di ogni città. Si è passati dai centri storici, da sempre il cuore di numerose attività, alla periferia dove sono stati costruiti enormi edifici che raggruppano decine e decine di negozi. Gli affitti in questi luoghi sono esorbitanti e naturalmente sono sostenibili solo da grandi catene. Pian piano sono scomparsi i piccoli negozi di quartiere e gli artigiani. La fantasia, lo spirito imprenditoriale è stato soffocato dalle multinazionali. Spesso i giovani si ritrovano a lavorare in queste aziende dove ognuno ha un contratto diverso e dove è impossibile unirsi, organizzarsi e diventare classe. Nessuno ha le stesse condizioni contrattuali. Oggi, c'è il part-time, l'indeterminato, il determinato, l'apprendistato etc.

Il Comitato di Lotta Lavoratori e disoccupati di Viterbo sottolinea come la precarietà sia un modo per controllare i lavoratori. L'Expo che si è tenuto a Milano ha persino legittimato il lavoro gratuito e la “Buona Scuola” continuerà a fornire mano d'opera gratuita facendo finta di mettere in contatto i giovani con le aziende. D'ora in avanti i ragazzi dei licei e degli istituti professionali dovranno effettuare dei tirocini di formazione del tutto gratuiti, 400 ore in tre anni per gli istituti tecnici e 200 per gli allievi dei licei. Il che significa che altri lavoratori stipendiati saranno licenziati perchè c'è chi lavorerà gratis.

''Oggi siamo tutti precari - puntualizza Claudio Zilleri, Arci Capranica -persino i dipendenti del pubblico impiego. Non esiste più nessuna certezza e questo si ripercuote anche nei rapporti personali e nelle scelte di oggi giorno. Il futuro appare nebuloso e pieno di interrogativi poiché il presente risulta invivibile''.

Importante, poi, è stata la testimonianza di Valentina che dopo sei anni di lavoro in un centro commerciale della provincia ha trovato il coraggio di ribellarsi a condizioni di lavoro e sfruttamento gravissime: “mi hanno preso per il collo” racconta la lavoratrice “ senza il lavoro non sei nessuno, senza soldi non puoi fare nulla, ma dopo tanto dolore ho deciso che è meglio vivere la propria vita e iniziare una battaglia con il sindacato Usb che morire con un esaurimento nervoso”.

Questo sodalizio tra Arci Capranica e Usb si istaura per la tutela dei lavoratori e per dare un punto di riferimento sul territorio. Lo sportello sindacale Usb sarà attivo ogni martedì 17-19 presso la sede Arci Capranica, via della Viccinella 4.







Facebook Twitter Rss