ANNO 14 n° 115
A Bernard Thévenet
la targa Athena Parthenos 2014
E' il commissario del Tour de France
17/12/2014 - 13:52

TARQUINIA - La mostra 'Paris en vélo - Parigi in bicicletta', un omaggio al Tour de France e ai suoi 111 anni, approdata in anteprima nazionale grazie al Museo Parigino di Roma e all'infaticabile e creativo direttore Cesare Nissirio, ha riservato una sorpresa per tutti gli appassionati di ciclismo. Bernard Thévenet, commissario tecnico del Tour de France, è giunto appositamente a Tarquinia per visitare l'esposizione e per ritirare la targa d'argento Athena Parthenos 2014, riconoscimento che ogni anno il Museo Parigino a Roma consegna a personalità del mondo dello sport e della cultura. All'appuntamento con uno dei miti del ciclismo mondiale passato alla leggenda per essere stato 'le tombeur du cannibale Eddy Merckx' infliggendo la prima sconfitta dopo anni d'invincibilità al campione fiammingo e riportando la maglia gialla a Parigi per la gioia dei francesi, hanno partecipato numerosi sportivi e il prestigioso riconoscimento è stato consegnato a Thévenet dal direttore del Museo Parigino a Roma e per il Comune di Tarquinia dal presidente della commissione cultura Angelo Centini. Si è chiusa così, con la presenza di un altro ospite internazionale la XIX edizione di 'Tarquinia a Porte Aperte - Un Museo nella città' che per più di due mesi ha galvanizzato la città tirrenica con oltre trenta appuntamenti a carattere culturale. Thévenet, che ha approfittato dell'occasione per visitare l'Italia e in particolare Roma e Tarquinia, come si ricorderà, è stato il vincitore di due edizioni del Tour de France, nel 1975 e nel 1977, ed è iscritto fra le glorie del ciclismo d'oltralpe. In passato la prestigiosa Targa d'Argento Athena Parthenos è stata assegnata a Federico Fellini e Giulietta Masina, Monica Vitti, Lina Werthmüller, Piero Angela, Corrado Augias, Antonio Debenedetti, Philppe Leroy, Jacqueline Risset e Alberto Testa. Per lo sport, invece, a Renato Di Rocco, Davide Cassani, Vito Di Tano, Paolo Bettini, Francesco Moser e a Maurizio Fondriest.






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