VITERBO – Individuare i punti di forza del centro storico per prefigurare scenari cittadini adatti all'oggi. Nella mostra 'Viterbo verso un modello di centro città', in esposizione agli Almadiani sino al primo maggio, è rappresentato il lavoro svolto lo scorso anno che comprende la versione definitiva del masterplan, il workshop che si è tenuto a conclusione dei lavori del masterplan e il concorso nazionale 'Le piazze fanno centro'.

''Due tappe significative per la riqualificazione della nostra città storica. - spiega l'assessore all'urbanistica Raffaela Saraconi – Un percorso partecipato dalla città passo per passo che mettiamo in mostra perché chi ancora non l'ha visto lo possa vedere, giudicare e anche portare qualche contributo. Perché questo strumento ha la possibilità di essere sempre aggiornato prima di essere portato all'approvazione del consiglio comunale. Sono stati individuati i punti di forza della nostra città storica dalla quale ripartire per farla vivere secondo le dimensioni dell'oggi, secondo lo sviluppo turistico anche dal punto di vista del commercio e anche del patrimonio''.

Una mostra che sarà anche esposta alla Biennale dello Spazio pubblico, che si terrà a Roma, dedicata alle buone pratiche. ''La nostra buona pratica è questa. - prosegue la Saraconi – Ci confronteremo con il resto d'Italia. Tra l’altro, oltre che doveroso far vedere i 50 progetti elaborati da architetti di tutta Italia, la mostra fa proprio parte del percorso della Biennale''.

L’esposizione di Viterbo non è solo una rappresentazione statica ma anche dinamica, visto che alle tavole in mostra sono abbinate anche una serie di tappe 'interattive'. Con la visita guidata per illustrare i progetti, la presentazione del catalogo e la premiazione dei tre vincitori. Il 25 aprile il dirigente del Museo civico Fulvio Ricci, cicerone d’eccezione, accompagnerà i visitatori in un percorso guidato nel centro storico e il 28 aprile si svolgerà un terzo incontro sull’uso e riuso del patrimonio del centro cittadino. ''Ci confronteremo non solo con la città – argomenta la Saraconi – ma anche con la Curia che ha dato il suo assenso e ho chiesto la partecipazione del direttore generale Asl Daniela Donetti perché ci sono contenitori quali il San Simone, il Palazzo Farnese che andrebbero ragionati tutti insieme perché sono determinanti per il centro storico''.

Per quanto riguarda l’applicazione fattiva del lavoro svolto l’assessore all’Urbanistica spiega: ''Questo è un documento di indirizzo che ha individuato all’interno del centro dei temi importanti: dalle mura cittadine al patrimonio immobiliare, a quello verde. Ciò che dovremo fare nell’immediato è intanto predisporre un progetto esecutivo, un focus su uno questi temi. Abbiamo anche spunti scaturiti dal workshop quali un paio di progetti come piazza San Francesco o via San Clemente che potrebbero essere realizzabili perché non hanno costi esagerati. Se il bilancio sarà approvato, con la cifra a disposizione vorrei andare nel senso della progettazione esecutiva di un ambito che sceglieremo insieme con i cittadini. Una volta individuato quale vedremo quello che abbiamo come disponibilità comunale oppure ci daremo da fare per reperire fondi. Resta comunque un atto di indirizzo che auspico, essendo stato condiviso, sarà portato avanti nel futuro anche dalla prossima amministrazione''.

Parlando di risorse: ''Per il centro storico i fondi messi a disposizione sono 30mila euro per la progettazione esecutiva che quindi equivale alla realizzazione di un’opera da 300mila euro. Per qualche piazza è già stata fatta richiesta alla Regione sulla scorta della legge 38, e poi da un anno e mezzo si parla di bando che dovrebbe essere emesso dal Mise, ministero sviluppo economico, finalizzato ai centri storici. Avendo dei progetti già pronti credo che potremo avere una corsia preferenziale per partecipare e riuscire a far approvare le opere da noi scelte''.