ANNO 14 n° 114
18mila tonnellate di rifiuti verso Orvieto
Il sindaco umbro, Germani, annuncia l'arrivo dopo l'incendio di Casale Bussi
08/06/2017 - 07:20

VITERBO – La monnezza? Per ora a Monterazzano, dopo a Orvieto e poi chissà. Continua l’emergenza rifiuti nel capoluogo dopo lo stop della discarica di Casale Bussi, l’impianto sulla Teverina di Ecologia Viterbo (leggasi Manlio Cerroni, detto ''Il supremo'', re delle discariche laziali) misteriosamente andato a fuoco (dolo o non dolo?) lo scorso sabato notte.

Ciclo dei rifiuti in tilt, livelli di salubrità dell'aria da verificare e più di 300 tonnellate di spazzatura (cifre di lunedì, oramai abbondantemente superate), provenienti da tutto il nord della regione, rimaste nel deposito di stoccaggio in attesa di una nuova destinazione. La svolta è arrivata ieri in tarda mattinata.

Come rivela  a Viterbo News 24 l’autista di una ditta esterna, che per ovvie ragioni ha preferito l’anonimato, dopo due giorni di fila ai cancelli di Casale Bussi, senza garanzie di poter scaricare e sotto un sole cocente (molti mezzi sono sprovvisti di aria condizionata), i tir hanno ricevuto finalmente il nullaosta per il trasporto d’emergenza nella discarica di Monterazzano. Una soluzione tampone, in attesa del trasferimento dei rifiuti fuori dai confini della Tuscia e del Lazio.

''Ho letto alcuni articoli – ha commentato amareggiato l’autista - dove si diceva che le regioni confinanti, Toscana e Umbria, erano disposte a dare una mano. Eh, si vede… Pura fantascienza. La monnezza puzza e non la vuole nessuno! Solo che Viterbo è come l'albero dei coglioni dove tutti ci fanno il nido. Tradotto: qui sono venuti da ogni parte per scaricare''.

Qualcuno lassù deve averlo sentito, dato che quasi in contemporanea, a 44 km di distanza, il sindaco di Orvieto Giuseppe Germani ha annunciato l'arrivo nell'impianto di Le Crete (un rogo anche lì, lo scorso 15 maggio) di 18.000 tonnellate di rifiuti, provenienti da Viterbo, per un periodo di 60 giorni.

''A seguito della richiesta della Regione Umbria – si legge nel comunicato del Comune umbro pubblicato da Orvietonews - vista l’istanza della Regione Lazio che individua nell’impianto Tmb di Orvieto la destinazione dei rifiuti indifferenziati prodotti nel territorio laziale da sottoporre a trattamento per un quantitativo di 250 t/g per un periodo di 60 giorni e comunque per un massimo complessivo di 18.000 tonnellate, l’Auri Umbria ha dato il proprio nulla osta''.

Specifica ancora meglio Fernanda Cecchini, assessore all’ambiente della Regione Umbria, con una nota pubblicata sempre sul sito orvietano.

''A seguito dell’incendio che ha interessato l’impianto di trattamento meccanico biologico di Casale Bussi, nel Viterbese, il prefetto di Viterbo e la Regione Lazio hanno chiesto alle due Regioni confinanti, Umbria e Toscana, di collaborare per scongiurare possibili conseguenze dannose sull’ambiente e per la salute dei cittadini dovute al blocco dell’impianto''.

''Consentiremo il conferimento - tiene a sottolineare - di un quantitativo massimo di 18mila tonnellate di rifiuti urbani non differenziati nell’impianto Le Crete di Orvieto dove saranno sottoposti soltanto a operazioni di selezione meccanica, per poi venire immediatamente riportati nel Lazio. Non ci sarà nemmeno un chilogrammo di rifiuti laziali che resterà in una discarica umbra''.

''Il conferimento – continua Fernanda Cecchini – avverrà solo dopo la caratterizzazione, cioè l'effettuazione di analisi chimico-fisiche, di un carico di prova che si è in attesa di ricevere nei prossimi giorni. Il trasporto dei rifiuti sarà a cura della società Ecologia Viterbo, sia in ingresso all’impianto di Orvieto sia verso gli impianti laziali dove verranno immediatamente riportati alla fine del processo di selezione''. 

''Nei prossimi giorni verrà sottoscritto un apposito accordo fra la Regione Umbria e Lazio, come previsto dalla normativa nazionale – spiega – in cui si stabilirà anche che in ogni caso è fatto divieto di conferimento degli scarti del processo di selezione nella discarica ubicata nello stesso polo impiantistico di Orvieto''. 

''L'Umbria – conclude l’assessore all'ambiente - nello spirito di solidarietà, garantirà così il suo doveroso e opportuno aiuto al Lazio per superare questa fase di crisi temporanea nella gestione dei rifiuti''.





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