ANNO 14 n° 107
10.000,00 per il murales dei 'tre porcellini', Chiovelli insorge
05/08/2021 - 17:34

VITERBO - Riceviamo e pubblichiamo da Gianluca Chiovelli:

Per puro caso, navigando sull'albo pretorio del sedicente Comune di Viterbo, apprendo che lo stesso Comune di Viterbo offrirà a una associazione umbra ('Lo Spazionauta', di Orvieto) diecimila euro (10.000,00 euro) per la realizzazione di un murale con protagonisti 'I tre porcellini', da dipingersi sulle pareti della scuola di Sant'Angelo.

Il Comune di Viterbo, insomma, quello che ha sempre detto che non c'era un centesimo, e che in questi anni non ci ha dato un centesimo, si appropria delle idee degli altri per boicottare un'associazione che non gli va, evidentemente, a genio. Perché? Perché non è legata agli amici?

L'associazione ACAS, che cura il progetto murales dal 2016, e che ha, con duro lavoro, decretato il successo dell'intera operazione, si vede scippare un'idea vincente con l'arroganza sprezzante che denota da sempre l'atteggiamento delle istituzioni nei nostri confronti.

Abbiamo subito furti, vandalismi, calunnie, discriminazioni; sacrificato tempo e vite; e ora questo. Nel più totale silenzio, da vero ladro d'appartamenti, il 22 luglio, il Comune (che non ha mai avuto una lira per finanziare noi, e nemmeno per finanziare una mezza opera di miglioria a Sant'Angelo) trova, frugandosi nelle mutande, diecimila euro (10.000,00 euro) per sostituirsi a chi i murales li ha ideati, progettati e portati avanti con tenacia e forza.

Otto assessori, fra cui il proponente Barbieri Paolo (quello che diceva che non c'era una lira per i bagni, le strade, i cestini, le panchine et cetera), si svegliano dal letargo e, dopo una visita alla caverna del tesoro di Alì Babà (a noi sempre negata), trovano naturale cacciare euro diecimila (euro 10.000,00) per affidare a una associazione fuori regione la realizzazione di un murale (1). Su quale tema? Le fiabe.

Colpo di mano che sfrutta idee, progettualità e sudore degli altri; quegli altri a cui si è sempre negato tutto, lo ripetiamo, sino al boicottaggio di fatto. E taccio su altro.

Perdoniamo - è il caso - il fresco assessore Alessandro Alessandrini che, forse, proprio perché neo-arrivato, non ha ancora capito in che posto si trova.

Tutta questa storia denota malafede, metodi loschi, ansia di compiacere gli amici e di contrastare i meritevoli; e una volontà discriminatoria e manipolatoria che dovrà soppesare chi di dovere poiché il progetto è idealmente registrato, catalogato e protetto.

A dire la verità nemmeno saprei cosa farci con i soldi di questi sprovveduti. Personalmente ho sempre chiesto l'intervento del Comune per sistemare il paese, disastrato dopo decenni di menefreghismo. Si chiedeva almeno il rispetto dei ruoli, ma tali individui nemmeno di questo possiedono l'onore di gratificarti mancando, poi, dei basilari principi dell'educazione.

I più presi per i fondelli sono proprio gli abitanti di Sant'Angelo che credono di aver a che fare con le istituzioni e, invece, sono in mano solo a improvvisati partigiani del peggio che non hanno la minima contezza di come si amministra un territorio (e infatti l'hanno distrutto).

 

 






Facebook Twitter Rss