ANNO 14 n° 88
Viterbese alla ricerca del bel gioco perduto
Prossime sfide: Arzachena e Lupa
21/01/2015 - 01:00

VITERBO – Alla ricerca del bel gioco perduto. La priorità, in casa gialloblu, è ritrovare lo smalto e la determinazione che avevano caratterizzato le prime settimane dall'arrivo a Viterbo di Fabrizio Ferazzoli, quando la squadra era stata capace di infilare sette successi in sequenza annichilendo di volta in volta l'avversario di turno. Bei tempi, verrebbe da dire. La Viterbese Castrense, oggi, è una squadra che fatica maledettamente nel far valere i propri mezzi tecnici, sulla carta superiori alle compagini affrontate di recente, finendo spesso per complicarsi la vita ben oltre il necessario.

Domenica c'ha pensato ancora Renan Pippi, brasiliano sempre più in odor di santità, a raddrizzare l'ennesima partita nata sotto una cattiva stella, con i viterbesi molli e lenti e gli avversari a sfiorare il colpaccio. Il morso del Cobra, l'ottavo stagionale, ha tolto le castagne dal fuoco al 94', lasciando aperti spiragli di rimonta nei confronti della Lupa Castelli. Ma la prestazione è stata bruttina, e purtroppo non è una novità.

La Viterbese si è persa a Fondi, qualche settimana fa, prima di una sequenza di partite sottotono in cui i ragazzi di Ferazzoli hanno raccolto più di quanto meritato, con l'unica eccezione della sfortunata sconfitta interna col San Cesareo. Anche lì, però, al di là degli episodi, i leoni gialloblu erano sembrati sornioni gattini per un'oretta buona, svegliandosi solo dopo il doppio vantaggio avversario. I due appuntamenti a seguire saranno quelli della svolta: prima l'Arzachena in casa, poi la trasferta a Rocca Priora contro la Lupa, sempre al comando del girone con sei punti di vantaggio.

Un doppio successo riaprirebbe di colpo i giochi per la corsa al primo posto, rilanciando le quotazioni viterbesi. Ferazzoli lo sa, e non si nasconde. Ha ammesso, di volta in volta, le difficoltà incontrate nelle ultime uscite, non esitando a bocciare spesso l'approccio alla partita dei suoi. Che ci sia un calo fisico è sotto gli occhi di tutti. Ora, però, l'appuntamento con la storia non può più essere rimandato.

La Lupa, d'altronde, quest'anno non concede sconti. Vince ogni domenica o quasi, rendendo potenzialmente decisivo ogni passo falso alle sue spalle. Vero che dalle parti dei Castelli i rigori quest'anno fioccano, e qualche sospetto nella città dei Papi è più che lecito. Ma guardare in casa altrui, di questi tempi, è un lusso che la Viterbese non può permettersi. Serve, e subito, il miglior Pero Nullo, quello che saltava difensori come birilli. E con lui i vari Neglia e Morini, controfigure dei calciatori visti all'opera in passato. Fanasca, Assenzio e Oggiano non hanno portato quella qualità nelle alternative che ci si aspettava. I destini gialloblu passano anche da una loro esplosione. Con la speranza che il Cobra Pippi abbia ancora tra i denti abbondanti riserve di veleno.






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