ANNO 14 n° 110
VELENI SUI CIMINI - L'assessore provinciale all'agricoltura cade dalle nuvole
19/06/2013 - 04:00

VITERBO - ''I miei uomini non mi hanno riferito nulla. Sono all'oscuro del problema''. L'assessore provinciale all'agricoltura della Proivincia di Viterbo, Luigi Ambrosini, cade dalle nuvole quando gli viene chiesto cosa intende fare per combattere l'uso illegale dei fitofarmaci nei castagneti dei Cimini.

Ma i controlli sono demandati, tra gli altri, anche ai suoi uomini, come è possibile che non sappiano cosa sta accadendo?

''Evidentemente nessuno li ha informati. Altrimenti me ne avrebbero parlato''.

La Regione Lazio, nel provvedimento che vieta l'uso dei fitosanitari per due anni nei luoghi in cui è stato lanciato il torymus sinensis, il principale antagonista del cinipide del castagno, indica anche la polizia provinciale tra coloro che devono eseguire i controlli.

''La polizia provinciale non dipendente da me. C'è un apposito assessorato. Parlerò subito con l'assessore competente e con il dirigente per fare il punto sulla situazione''.

Ma ormai potrebbe essere tardi. Chi doveva usare in modo fraudolento i fitosanitari l'ha fatto o lo farà nei prossimi due-tre giorni?

''Ripeto, nessuno mi ha informato di nulla. Pensi che sono tre mesi che tento di avere un incontro con l'assessore regionale all'agricoltura e non ci riesco. Non mi si fila proprio''.

Sì, ma il problema resta.

''Il mio assessorato è impegnato a portare avanti il progetto d'introduzione del torymus sinensis per la lotta biologica al cinipide del castagno. Ciò che ha scritto il vostro giornale, se riscontrato, sarebbe gravissimo''.

Ma in concreto, cosa pensa di fare?

''Se le cose stanno come sostenete voi, faremo eseguire dei controlli per individuare che ha usato prodotti proibiti. Domani mattina (oggi, ndr) mi attiverò e, insieme agli altri assessorati competenti, l'ambiente e la polizia provinciale, faremo tutto ciò che ci compete''.

 





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