ANNO 14 n° 89
VELENI SUI CIMINI - L'Arpa s'č desta: eseguiti i controlli
26/07/2013 - 04:00

VITERBO – Ricordate Ricciotto, il fedele servitore del marchese del Grillo, che a pomeriggio inoltrato, si affaccia dalla loggia del palazzo gentilizio è grida: ''S’è svegliatooooo''. Consentendo così di riprendere il lavoro ai vari domestici che erano stati costretti ad interromperlo a metà mattinata per non disturbare il sonno del padrone di casa.

Ebbene, la stesso grido può essere lanciato per l’Arpa (Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente): se svegliataaaaa. E, con oltre un mese di ritardo, ha inviato i suoi tecnici sui Cimini, precisamente a Canepina, a prelevare alcuni campioni al fine di verificare la presenza nell'ambiente delle sostanze tossiche contenute negli insetticidi sparsi illegalmente nei castagneti, nell’ignavia di tutte le autorità preposte al controllo. Un po’ come tentare di prendere le impronte digitali a uno scheletro.

L’Arpa ha infatti eseguito i primi controlli, i cui risultati, oltre tutto, saranno disponibili tra circa un mese, dopo che sulle zone ammorbate dai fitosanitari ha piovuto abbondantemente per giorni. E dopo che le venifiche molecole avevano avuto tutto il tempo di insinuarsi nell’ambiente. E, per dirla tutta, non è nemmeno vero che l’Agenzia regionale si è svegliata, ma è stata svegliata, ''tempestivamente '', dalla Provincia di Viterbo.

Anche la polizia provinciale, dopo la campagna stampa condotta da ViterboNews24, aveva effettuato dei controlli nei castagneti. Ma dei risultati conseguiti, ammesso che ci siano stati, non è trapelato alcunché. E anche sulle metodologie usate per condurre le indagini ci sarebbe molto da ridire. Ad esempio: come e quali strumenti è stato accertato che gli avvelenatori seriali abbiano sparso gli insetticidi in assenza di vento? Una legge nazionale, infatti, stabilisce che i fitosanitari possano essere irrorati, laddove è consentito, senza alcuna deriva. Cioè senza che il vento li possa spingere alla benché minima distanza. Va inoltre sottolineato che il problema, sui Cimini, non avrebbe dovuto nemmeno porsi, in quanto la direttiva regionale vieta l’uso dei pesticidi in tutto territorio.

Ora, l’Arpa e non solo, se lo volesse, avrebbe la possibilità di ''rifarsi''. Secondo i produttori, il prossimo raccolto di castagne, così come quelli dei tre anni precedenti, sarà pressoché inesistente. Al contrario, quello dei marroni dovrebbe attestarsi a circa un terzo rispetto alle stagioni ''normali''. E quindi ragionevolmente presumibile che i proprietari dei marroneti, durante il mese di agosto ripetano i trattamenti. In particolare a Vallerano, dove tale produzione è più diffusa. Quindi, Arpa avvisata….

 





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