ANNO 14 n° 88
Lettera 22
''L'amore non esiste''
di Giuseppina Palozzi
17/08/2018 - 02:02

di Giuseppina Palozzi, psicologa e psicoterapeuta

Esiste una ''Giornata Internazionale dei mancini''. Cade il 13 Agosto.

Una di quelle giornate istituzionali che hanno il sapore del riscatto.

Quando chi era considerato ''posseduto dal maligno'' o ''mancante'' viene rivalutato invece per intelligenza e creatività.

E passa per l’anulare proprio di quella mano sinistra l’unica arteria che arriva diretta al cuore.

O almeno questo è ciò che credevano gli antichi Egizi.

A loro, infatti, risale il rito di collocarvi la fede simbolo di un legame sentimentale.

Una strada che permette il collegamento dell’Altro direttamente al cuore.

L’Altro che ci vuole arrivare e l’Altro che se ne va.

Questo è il rischio. La viabilità.

Spesso scontata.

Poi il passare del tempo,

…le sollecitazioni

…le intemperie.

Le nostre storie rischiano sempre di viaggiare su quel camion verde.

E ritrovarsi inchiodate sul baratro, guardando il futuro inghiottito.

Allora ci si inizia a chiedere di chi sia la colpa, solo al fine di trovare un responsabile.

Ma, come per i mancini e le storie d’amore, non esiste una dominanza assoluta.

Gli emisferi, la maggior parte degli organi, le persone in una storia d’amore, sono sempre due.

Come due cose, secondo Renzo Piano, sono richieste per ogni grande opera: progettazione & diagnostica.

Non basta guardarlo e monitorarlo quel qualcosa, ma misurarlo e analizzarlo nei cambiamenti.

Che qualcosa sia grande e meraviglioso non significa non necessiti di cura continua.

Neanche la Cappella Sistina avrebbe potuto sopravvivere esattamente 535 anni dalla sua apertura.

Ma questo ci spaventa.

La grandezza ci spaventa.

Ci spaventa così tanto che spesso pensiamo di non saperla gestire e allora la neghiamo.

Come la mafia.

Come il razzismo.

Come Woodstock, 49 anni fa.

Come pace & amore, (ancora) oggi.

‘sto qualcosa è così rischioso e impossibile da gestire che forse (è più facile dire che) non esiste.

Ci sono stati e stati, però.

Siano essi confini geografici o passati di ognuno.

Stati dove quelle strade dirette possiamo scegliere se metterle in piedi soltanto o prenderci l’impegno di curarle.

Cosicché sia possibile testimoniarne non solo i crolli ma anche la meravigliosa bellezza di poter competere col tempo.

''l’amore non esiste, esistiamo io e te''

(D.Silvestri, M.Gazzè, N.Fabi, 2014)






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