ANNO 14 n° 89
''Vittime del fascismo''
La Rete degli Studenti Medi sullo stupro di Viterbo

Riceviamo e pubblichiamo

VITERBO - La notizia di uno stupro è sempre una notizia che suscita tristezza e indignazione, in questo caso la tristezza è maggiore nel sapere che nella nostra città sono alcuni nostri coetanei ad essere accusati di una simile mostruosità.

Se le prime ricostruzioni dovessero trovare conferma, l’orrore avrebbe avuto luogo in quello che i militanti del partito neofascista “Casa Pound” considerano il proprio ‘covo’. Gli stupratori sarebbero invece due ragazzi, militanti dello stesso partito.

Nonostante i giovani di Casa Pound rappresentino i nostri avversari politici più diretti in tutte le elezioni studentesche della provincia e nonostante uno dei due indagati, Francesco Chiricozzi, sia stato recentemente sfiduciato da alcuni nostri iscritti dalla carica di Presidente della Consulta Provinciale degli Studenti, non riusciamo a provare soddisfazione da questi arresti.

Negli anni di scontro politico abbiamo imparato a conoscere bene Casa Pound e non ci sorprende che simili atti di violenza siano attribuiti a suoi militanti. Nel corso degli anni abbiamo denunciato più volte alle autorità eventi che hanno contraddistinto Casa Pound per il ricorso alla violenza: minacce, intimidazioni e a volte anche percosse operate ai danni di chi ha ‘osato’ opporsi alla loro dottrina.

Non solo Casa Pound fa della violenza pratica politica, ma aggrega giovani intorno alla sua immagine virile e forzuta diseducando anche loro alla violenza. Spesso simili organizzazioni rappresentano un rifugio per ragazzi bisognosi di una comunità di riferimento che finiscono per giurare fedeltà assoluta al loro capo, a volte allontanandosi anche dalla propria famiglia.

Per questo, qualora la giustizia confermi le responsabilità, non riusciremmo mai a vedere i nostri coetanei solamente come ingiustificabili carnefici ma sarebbero ai nostri occhi anche vittime della violenza fascista che indottrina giovani innocenti.

Più volte abbiamo denunciato inascoltati questa situazione sostenendo che Casa Pound e le sue associazioni non possano entrare nelle scuole perché troppo distanti dai principi ai quali la scuola dovrebbe educare, così come abbiamo chiesto più volte, per le stesse ragioni, lo scioglimento del partito.

Ci auguriamo che questo caso di cronaca si riveli una occasione affrontare finalmente questa discussione al fine di evitare che simili episodi tornino a ripetersi.



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