ANNO 14 n° 111
Viterbese: un anno dall'ansia alla gioia
Passando dagli esoneri alla protesta della tifoseria e il ritorno della curva

VITERBO - Il raggiungimento dei play off e la mancata promozione. Un'estate pazzesca vissuta tra le ansie: la paura del fallimento da una parte e la speranza di un ripensamento di Camilli dall'altra. Poi, dopo le accuse di un avvicinamento alla Ternana, la conferma del presidente che si è rimboccato le maniche, ha aperto il portafoglio e rifondato da capo una squadra che ha mantenuto pochi e contati elementi. L'estate, infatti, ha portato alla fuga di oltre la metà della rosa.

Ma le voci riguardo il corteggiamento di un nuovo club da parte del Patron non sono state digerite dal tifoso che inizia una protesta fatta di assenze. E ad agosto arriva la conferma: la curva rimarrà vuota. Anche per un discorso legato al nome, che ormai ospita ''Castrense'', e il nuovo logo che ha sostituito l'originale. Intanto, a Grotte, arriva Valerio Bertotto, ex difensore dell'Udinese che prende in mano un organico nuovo e da incastrare. E l'esperimento gli riesce. Anche meglio di quanto ci si potesse aspettare.

Il filo di partite vinte è lungo e i gialloblu toccano anche la vetta della classifica per qualche giorno. E anche i tifosi, incuriositi, si riconciliano con il presidente e tornano allo stadio. Eppure il ritorno coincide con un momento di prestazioni meno convincenti. Poi una mancata vittoria tra le mura amiche costa la panchina a Bertotto. Piero Camilli, si sà, ci tiene parecchio affinchè il proprio campo diventi un fortino inviolabile. E torna Nofri Onofri insieme a Nelso Ricci che diventa il nuovo DS.

Ma l'allenatore, vecchia conoscenza, non riesce a togliere le castagne dal fuoco, anzi, si siede sulla panchina nel momento peggiore della squadra e non porta a casa neanche una vittoria. Il suo esonero è inevitabile dopo qualche giornata e si prova ancora una volta a ripartire, stavolta da Stefano Sottili. E a lui bastano davvero poche ore di allenamento per rimettere i ragazzi sulla retta via.

Giocatori che sembravano perduti ritrovano linfa nuova e altri diventano degli idoli come Anthony Iannarilli che vive la sua stagione di grazia. Meno goal subiti e qualcuno in più messo a segno. Un anno in positivo dalle prospettive ottime. 



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