ANNO 14 n° 116
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Viterbese d'assalto col Fonte Nuova
Solimina torna al 4-4-2 per sfruttare l'arsenale offensivo, c'è Pero Nullo dall'inizio

di Domenico Savino

VITERBO – La politica dei piccoli passi paga sempre. Il bersaglio grosso si costruisce mattone su mattone, con pazienza e fiducia aggiungendo un tassello ad ogni tappa. E quella contingente si chiama Fonte Nuova. Non un avversario insormontabile (la classifica langue, terz’ultima a sedici punti), ma la classica squadra di categoria che verrà al Rocchi a difendere il punto. E invece la Viterbese ha la necessità di sbrigare in fretta la pratica per poi rivolgere tutti i pensieri alla finale di coppa contro l’Empolitana.

Però Solimina mette tutti in guardia e non solo non si fida della Fonte Nuova, ma vuole tenere il gruppo concentrato sul campionato perché la prima posizione va difesa e magari irrobustita. C’è lo scontro tra Monterosi e Rieti e gli ultimi killer della Viterbese potrebbero dare una mano, la Sorianese va a Monterotondo, il Ladispoli attende la visita del Futboclub. Resta il fatto che la Viterbese dovrà comunque pensare prima a se stessa, poi, qualora dovesse arrivare un risultato positivo dagli altri campi, se ne valuteranno gli effetti.

Non sarà comunque una gara facile. L’insidia maltempo incombe: il manto erboso del Rocchi regge: c’era un grossa pozza vicino le panchine dopo le abbondanti piogge degli ultimi giorni. Ieri c’era l’addetto Ceparano che ha creato una canalina di scolo per l’acqua. Non è il massimo, ma il terreno non va ulteriormente stressato: la speranza è che la pioggia dia una tregua.

Intanto la Viterbese ha svolto ieri la rifinitura al Rocchi sfruttando le zone meno inzuppate d’acqua. Ultime raccomandazioni del tecnico al gruppo in vista della Fonte Nuova. Servirà una squadra da battaglia che dovrà utilizzare la sciabola e la clava al posto del fioretto. Il campo allentato dalle piogge cadute fino a ieri non permette giocate di fino, un attore che potrebbe avvantaggiare le squadra meno tecniche che hanno necessità di aspettare e ripartire, di fare densità nella loro metà campo e tenere tanti uomini dietro la linea della palla.

Per questo il tecnico ha pensato di affidarsi ad un più caldo e rassicurante 4-4-2: quest’ultimo è l’assetto tattico che era stato provato già contro il Villanova per cercare di sfruttare l’intero arsenale offensivo a disposizione. Solimina vuole far riposare chi fino ad ora ha dato tanto e comunque rivolge un pensiero alla finale di coppa. Terrà in panchina Boccolini, Rausa, Cerone oltre agli squalificati Pacenza e Fapperdue. Il tecnico ha recuperato a pieno regime Pero Nullo e Marinelli (solo Cirina resta i box), ma quest’ultimo verrà utilizzato in coppa per l’assenza forzata per squalifica di Faenzi. Spazio a Cima tra i pali: al portiere under viene affidata un’altra chance e la sua scelta consente di provare altre soluzioni. Infatti Ghezzi andrà a fare l’esterno basso di sinistra con Kacka dall’altro lato (Rausa verrà utilizzato in coppa). Giannone e Faenzi saranno affiancati da Pero Nullo e Gubinelli con Polani e Vegnaduzzo bocche di fuoco pronte ad esplodere. Si gioca alle 15.



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