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Viterbese Castrense, sudori di gloria
I gialloblu iniziano a lavorare a Valentano: c'è tanta curiosità

di Domenico Savino

VITERBO – Fa caldo. E anche tanto. La Viterbese Castrense si raduna in orario. Sono tutti presenti (tranne Federici e Lutchner che arrivano oggi) a Valentano nel complesso sportivo di località Felceti che sarà il quartier generale della squadra gialloblu fino al 13 agosto (poi dal 16 tutti a Chianciano). Rituali da ritiro: distribuzione del materiale tecnico, borsoni con il nuovo stemma gialloblu e l'effige del leone, magliette, pantaloncini. Poi tutti negli spogliatoi a prepararsi per scendere in campo: arriva il tecnico Claudio Solimina. Molto gentile, si presenta ai giornalisti e inizia a fare conoscenza dei giocatori che fino ad ora aveva sentito solo nominare.

C’è il team manager Mauro Raspoli che ha curato in modo maniacale tutta la fase preparatoria. Conosce i giocatori uno ad uno, impartisce le prime direttive. E’ l’uomo di campo che sta gestendo i momenti precedenti lo start up. C’è il preparatore atletico Roberto Masiello che mette i cinesini in mezzo al campo e disegna i primi percorsi atletici. C’è il massaggiatore Alessandro Pierini che riempie borracce in quantità industriale perché la canicola è davvero pesante e il termometro sfiora i 40 gradi. Chi può si ripara sotto qualche albero.

Ci sono tanti volti che hanno fatto esperienza a Grotte di Castro, nei due anni in cui Vincenzo Camilli ha condotto altrettante cavalcate trionfali. E ci sono soprattutto il direttore sportivo Andrea Angelucci che si gode la creatura e Luciano Camilli, il secondo dei figli di Piero, in rappresentanza della famiglia.

La squadra scende in campo alla spicciolata: c’è la pesa. Tutti in forma i gialloblu che mettono in bella mostra pettorali, bicipiti, addominali e tatuaggi. C’è anche un piccolo fuori programma: un nido di vespe su una panchina.

L’organizzazione non è da Eccellenza: fa tanto rima con calcio professionistico perché la Viterbese Castrense ha deciso di essere solo di passaggio nel campionato regionale. E così alcuni giocatori saranno seguiti attraverso Gps per monitorare il livello di preparazione, le calorie bruciate, il tipo di sforzo a cui il fisico viene sottoposto. I primi che indossano una pettorina di color nero sono Daniele Ingiosi ed Emanuele Palermo che saranno costantemente monitorati. Ci sono anche i tifosi che in un primo momento sembrava non venissero, ma poi non hanno resistito alla prima sgambata stagionale. Nel frattempo arriva anche Ferdinando Ciambella che parla con Luciano Camilli.

Solimina prende il gruppo e lo isola. Lo porta all’ombra e parla per dieci minuti, il tempo di catechizzare la truppa e poi tutti sul campo perchè l’avventura abbia inizio. E’ arrivato il momento di parlare di calcio. Si organizza l’attività: sedute quotidiane fino al 13 agosto a Valentano. La prima amichevole è fissata per sabato 10 contro la formazione Berretti del Grosseto, un primo test per mettere in moto le gambe e rompere la monotonia degli allenamenti e dei test fisici. Mancano 40 giorni all’inizio del campionato, ma l’atmosfera è buona.

C’è tanta voglia di calcio e di normalità. Quella che ha promesso la famiglia Camilli, quella che si attendono i tifosi. Filtra anche la notizia che la squadra verrà presentata in grande stile a Viterbo a settembre. Un modo per mostrare alla il biglietto da visita firmato Camilli.



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