ANNO 14 n° 110
L'allenatore della Viterbese Ferazzoli
Viterbese, è conto alla rovescia per il match con l'Ostiamare
Sfida decisiva contro la 2° in classifica

di Tommaso Crocoli

VITERBO – ''La differenza, in questa categoria, tra le squadre di alta classifica e le altre, è grande. Saranno gli scontri diretti a far pendere l'ago della bilancia a favore dell'una o dell'altra''. L'aveva detto subito, mister Ferazzoli, al termine della goleada rifilata all'Anziolavinio: la Viterbese deve dimenticare in fretta le otto reti messe a segno domenica e guardare subito alla prossima sfida. Ieri, i gialloblu sono tornati a lavorare per iniziare al meglio la settimana di avvicinamento alla trasferta di Ostiamare, vero e proprio crocevia della stagione.

 A lungo in vetta da soli nel girone G, i lidensi vengono da un periodo di appannamento. Prima la sconfitta casalinga contro la Lupa Castelli, che ha portato al sorpasso dei romani in testa al gruppo. Poi, il pareggio esterno col Selargius, che ha permesso alla Viterbese di rosicchiare altri punti preziosi. La differenza tra le due squadre è scesa, ora, a due sole lunghezze, e così la sfida di domenica assume i connotati di un vero e proprio spareggio: in caso di vittoria e conseguente sorpasso, gli uomini di Ferazzoli si candiderebbero come unica rivale della corazzata Lupa Castelli, aprendo ufficialmente la crisi dell'Ostiamare. In caso contrario, gli sforzi gialloblu delle ultime settimane sarebbero di colpo vanificati e il primo posto tornerebbe un miraggio.

 Servirà una vittoria, dunque, a questa rinata Viterbese che può contare su un reparto offensivo che gira a pieno regime: cinque gol all'Astrea, due al Terracina, addirittura otto all'Anziolavinio. Numeri da capogiro, sui quali ha un notevole peso specifico il nuovo arrivato Neglia, che in pochi giorni si è preso una maglia da titolare e sembra ora intoccabile. ''Un giocatore con le sue caratteristiche, tecnico e veloce, ci garantisce alternative in più là davanti – spiega Ferazzoli – ma io so di poter contare non su undici, ma su venticinque calciatori tutti di pari livello. Chi parte dalla panchina entra sempre con la giusta determinazione, è questo il nostro segreto. Finché restiamo concentrati, non temiamo nessuno''.



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