ANNO 14 n° 110
Viterbese, una gara da dentro o fuori
Oggi (16,30) allo stadio ''Bozzi'' di Firenze i gialloblu impegnati in semifinale
contro il Bellinzago. Chi vince passa il turno e accede alla finale di domenica

di Stefano Renzo

VITERBO – La Viterbese in Toscana per tentare l’impresa che si chiama scudetto tricolore. Una impresa di prestigio per la squadra che riuscirà a portarla a termine, una squadra che, quale sia delle quattro rimaste in lizza, il campionato lo ha già vinto, la promozione in serie C l’ha già conquistata un mese fa.

Oggi le due semifinali (dalle quali scaturirà il nome delle due finaliste che si affronteranno domenica nel tardo pomeriggio) con un programma che prevede Gubbio – Piacenza stasera alle 20,30 sul campo di Pontedera e prima, alle 16,30, mette di fronte allo stadio Bozzi di Firenze (zona Porta Romana, per chi arriva in autostrada, uscita Firenze Impruneta) la Viterbese ed il Bellinzago, entrambe naturalmente e giustamente decise a spuntarla, quasi convinte di farcela.

''Chiaro – ammette Federico Nofri a poche ore dalla partita – che giunti a questo punto l’obiettivo è quello di guadagnare la finale. Che partita mi aspetto? Una gara difficile, sia per il valore dell’avversario che ha numeri molto buoni ed un organico non povero di individualità, ed anche e forse soprattutto perché si tratta di una gara unica, di novanta minuti (più eventuali rigori, senza supplementari, ndc) da dentro o fuori. In questi casi può accadere di tutto, non esiste la possibilità di recuperare, gli episodi più che mai possono essere determinanti''.

Importante potrebbe risultare l’approccio alla gara, la giusta e necessaria concentrazione e determinazione. ''La Viterbese sta bene – assicura il tecnico perugino – ci siamo allenati con impegno è con serenità, senza particolari stress voglio dire, per una situazione che si avvicina molto all’ottimale. Siamo carichi, insomma, ma senza rischiare un fuori giri, come è giusto ed opportuno che sia in questo momento della stagione''.

La squadra piemontese, anche essa da ieri sera in ritiro in Toscana, è compagine di buona levatura, ha vinto il girone A pur non essendo partita tra le favorite in assoluto. Può annoverare un tridente d’attacco (Massaro, Montante, Rolando) che è stato capace di realizzare complessivamente la bellezza di 48 gol. Nella fase a girone della poule scudetto, si è classificata prima (davanti al Piacenza per la migliore classifica nella coppa disciplina) dopo aver battuto il Venezia in trasferta (4-3) e, domenica scorsa, pareggiando in casa (0-0) con il Piacenza. Per la gara di oggi, mister Siciliano dovrà fare a meno dell’esperto difensore Emiliano, fermato dal giudice sportivo per un turno.

La Viterbese, dopo l’allenamento sostenuto (sotto la pioggia) ieri mattina al Rocchi, è arrivata in Toscana a pomeriggio inoltrato. La rosa è al completo (Nofri li ha portati tutti anche pensando alla finale: se la Viterbese oggi vince, prolunga il ritiro in zona fino a domenica), ma poco o niente, se non facili e logiche deduzioni personali, trapela sullo schieramento che il tecnico ha intenzione di opporre inizialmente all’undici novarese. ''Sicuramente presenteremo la migliore formazione – taglia corto il condottiero gialloblu - dopo aver fatto tutte le necessarie valutazioni e considerazioni. Come abbiamo già detto, in questo frangente è indispensabile sbagliare il meno possibile. Tutti noi''. Dopo il turnover, quanto mai opportuno, di domenica scorsa, non è difficile prevedere che si torni alla Viterbese più collaudata. Non ci sono squalificati, anche l’infermeria è praticamente vuota e per l’allenatore, quindi, solo problemi di scelta.

 

VITERBESE (4-2-3-1): Pini; Pandolfi, Dierna, Scardala, Pacciardi; Boldrini, Ansini, Cuffa, Neglia; Bernardo, Invernizzi. All. Nofri.

BELLINZAGO: (4-3-1-2): Lentini; Coviello, Cacciatore, Gallace, Rocchi; Barabino Magrin, Carriero; Rolando; Montante, Massaro.

ARBITRO: Francesco Meraviglia (Pistoia). Assistenti: Gabriele Nzzi (Valdarno), Alessio Berti (Prato).



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