ANNO 14 n° 88
Viterbese, per chiudere in bellezza
Al Rocchi (ore 15) ultima di campionato contro l'Arzachena: 3 punti e festa

di Stefano Renzo

VITERBO – Chi si aspetta la tipica partita di fine stagione, tra due squadre in campo per onor di firma o giù di lì, rischia di essere clamorosamente smentito. Viterbese – Arzachena, stadio Enrico Rocchi, ore 15, promette di essere partita vera, con le protagoniste che non possono ancora pensare alle vacanze estive. Per un insieme di motivi.

Partiamo dagli ospiti sardi. Che nelle ultime ore, complice la penalizzazione di due punti inflitta alla Torres, hanno visto aumentare le probabilità di poter guadagnare un posto nella griglia dei play off. Il loro obiettivo sarebbe quello di fare bottino pieno in via della Palazzina, risultato che permetterebbe all’Arzachena di salire a quota 62 e di aspettare con una certa tranquillità i risultati di Torres – Grosseto, di Budoni - Olbia e di San Cesareo - Rieti. Il problema sarà quello di violare l’Enrico Rocchi, campo dove in questa stagione nessuno è riuscito a tanto. Né contribuisce a far salire le quotazioni dei banco verdi sardi il loro ruolino di marcia esterno (5 gare vinte, 4 pareggiate e 7 perse, per 19 punti) che è nettamente inferiore al bottino interno (40 punti, 12 vinte, 4 pareggiate, 1 persa). Avversaria comunque da non sottovalutare, dall’organico forse non particolarmente ampio, ma in grado di vivere una stagione di buon livello, sempre nella zona alta della graduatoria, pericolosa in zona offensiva con i due terminali Branicki e Sanna che hanno finora realizzato rispettivamente 14 e 16 gol.

Se le motivazioni dei sardi sono evidenti, non mancano certo gli stimoli in casa gialloblu. La vittoria del campionato, ottenuta matematicamente una settimana fa ma in pratica maturata già dopo la vittoria sul Rieti, potrebbe far pensare ad una Viterbese appagata e rilassata, vogliosa solo di far festa per l’obiettivo centrato. Chi segue quotidianamente le cose gialloblu sa però che non è così, sa che ai gialloblu non saranno consentite pause se non quando la stagione sarà effettivamente finita. La proprietà non concede deroghe, vuole che questa sera il vantaggio sulla seconda sia quanto più ampio possibile, poi gradirebbe non sfigurare nella poule scudetto che inizierà tra una settimana; due tappe che avranno valore altissimo anche in chiave di riconferme per la stagione prossima ventura. Con l’Arzachena, quindi, l’aria di festa che si respira in città non condizionerà l’impegno dei gialloblu che vogliono vincere questa partita, anche per riscattare la sconfitta dell’andata che è poi l’unica della Viterbese con in panchina Federico Nofri, uno degli artefici principali della trionfale cavalcata viterbese.

Per quanto riguarda i due schieramenti, da registrare che mister Giorico deve fare a meno dello squalificato Illario, mentre non si lamentano forfait nelle file dei padroni di casa. Nofri, anche questa volta, lascia trapelare poco o nulla sull’undici iniziale; certamente sceglierà, come sempre, gli uomini che nel corso della settimana gli hanno mandato i segnali giusti sulla loro condizione, non solo fisico-atletica, sulla loro propensione ad affrontare un’altra battaglia.

VITERBESE (4-3-1-2): Pini; Pandolfi, Dierna, Scardala, Fè; Ansini (Mbaye), Selvatico, Cuffa; Belcastro; Bernardo, Invernizzi (Neglia). All. Nofri.

ARZACHENA (4-4-2): Sordi; D‘Alterio, Brack, Rossi, Gambardella; Galliangeli, Manzini, Bonacquisti, La Rosa; Sanna, Branicki. All. Giorico.

ARBITRO: Maria Marotta (Sapri); assistenti: Montuori (Sapri), Perrelli (Isernia).



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