ANNO 14 n° 109
Viterbese, ora si può sognare
Grazie agli innesti fatti dalla società, la squadra è più completa

di Stefano Renzo

 VITERBO – E adesso andiamo a divertirci. Si può provare a farlo, si deve provare a farlo, ora che Piero Camilli ha rivisto, corretto, si potrebbe dire rivoluzionato la sua Viterbese mettendo a disposizione di Dino Pagliari un organico più razionale di prima per il calcio che il tecnico marchigiano predica e pretende; una squadra che permette diverse scelte e dalla quale è lecito attendersi un maggiore equilibrio e qualcosa di più sul piano del gioco e magari anche dei risultati. Pur tenendo presente che il calcio non è una scienza esatta, si può ben dire che questa è una Viterbese che può farci divertire e che può tornare a riproporre la sua candidatura per un posto privilegiato nella griglia dei play off.

Se non è stata una rivoluzione poco ci è mancato. Sul mercato di gennaio, la Viterbese si è mossa con oculatezza riuscendo a mettere a segno più di un colpo importante. Piero Camilli, malgrado l’amarezza esternata nel dopo partita di domenica, è stato di parola ed anche di più. E’andato personalmente a Milano dove nelle ultime 24 ore di mercato ha chiuso quattro trattative invece delle due che aveva promesso, ha portato in gialloblu, accanto ai tanti confermati, allo zoccolo duro della prima parte del campionato, quatto uomini che messi vicino ai quattro che erano arrivati a metà mese fanno otto rinforzi che, come detto, cambiano di molto la fisionomia della squadra. Otto arrivi a fronte di altrettante partenze e l’organico della Viterbese è meglio assortito di prima.

In difesa un solo innesto, reso necessario per far fronte alla partenza di Mallus e all’infortunio capitato a Scardala. E’ arrivato Mirko Miceli da Olbia (dove i tifosi si rammarico per la sua cessione), un centrale di tutto rispetto, che si è fatto apprezzare ovunque è stato e che può fare bene anche a Viterbo, come ha dimostrato già ieri nel suo primo allenamento. A centrocampo sono partiti Ansini, Mununga, Marano e Mazzolli e sono arrivati quattro esterni ed un centrale che mettono in condizione mister Pagliari di operare le scelte migliori, anche del modulo (si potrebbe pensare pure al 4-3-3). Doninelli, Falcone, Sandomenico e Tortolano offrono abbondanti garanzie, Battista è un under da non sottovalutare: la Ternana lo ha mandato a Viterbo, in prestito, fino a giugno non per disfarsene, bensì per dargli la possibilità di giocare in Lega Pro. Cambiato sostanzialmente anche il reparto avanzato: partiti Bernardo, Diop e Invernizzi, sono arrivati Jefferson e Jallow, un brasiliano esperto e un poco più che ventenne di origini gambiane tutto da scoprire. E poi, oltre a Neglia e a Belcastro, c’è un certo Sforzini che sta lavorando duro per accorciare i tempi di recupero dall’infortunio di ottobre.

La squadra ieri, presenti anche tutti e quattro gli ultimi arrivati, ha sostenuto al Rocchi il previsto doppio allenamento del mercoledì. Torna in campo anche oggi, nel pomeriggio, ma questa volta sul campo della Scuola Sottufficiali dove mister Pagliari, lontano da occhi indiscreti, potrà iniziare a pensare senza approssimazione all’undici da proporre domenica a Prato.



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