ANNO 14 n° 88
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Viterbese, in 2000 per la presentazione
Successo sul Grosseto 1-0, decide Guerrini e i tifosi apprezzano gli sforzi;

di Domenico Savino

VITERBESE CASTRENSE – GROSSETO 1-0

VITERBESE CASTRENSE 1 TEMPO (4-2-3-1) Cima; Rausa, Fapperdue, M. Marini, Toto; Federici, Romondini; Pero Nullo, Cerone, Ghezzi; Pacenza ALLENATORE Solimina

VITERBESE CASTRENSE 2 TEMPO (4-4-2) G. Marini; Crisanti, Federici, Ingiosi, Lari; Ravoni, Romondini (De Vecchis), Faenzi, De Francesco; Giurato, Cerone (Guerrini)

GROSSETO (4-4-2) Lanni; Formiconi, Burzigotti, Terigi, Legittimo; Onescu, Obodo, Del Vecchio, Esposito; Giovio, Montalto. Sono entrati nella ripresa Pini, Bigliazzi, Brenci, Colombi, Dalmazi, Asante, Goiè.

ARBITRO Centi di Viterbo (Noce e Monaco)

RETI nel s.t. al 39’ Guerrini (V)

NOTE ammonito Faenzi (V)

VITERBO - Il nuovo corso della Viterbese inizia in una serata di settembre, quella dopo Santa Rosa. La famiglia Camilli ha deciso di fare le cose in grande stile per la presentazione della nuova avventura gialloblu. C’è il palco in mezzo al campo, ci sono i piccoli del settore giovanile che indossano una maglia gialla e accompagnati dai loro tecnici fanno da apripista per i più grandi che vengono chiamati uno ad uno in ordine di ruolo. La gente apprezza e acclama a gran voce Pero Nullo e Fapperdue gli unici superstiti della passata stagione. I Camilli sono al completo e vedono crescere la loro creatura c’è il comandante Piero e ci sono i due figli Vincenzo e Luciano che stanno lavorano a fondo per il progetto Viterbese.

Lo stadio pian piano si riempie, 2000 i cuori festanti. Arrivano anche i politici: c’è il sindaco Michelini che prende posto in tribuna accanto a Piero Camilli e ci sono anche i consiglieri comunali. E’ una serata diversa che sa di calcio fatto in modo molto professionale. L’impatto è buono, l’organizzazione anche. Ora c’è la necessità della verifica sul campo. Che non tarda ad arrivare. Per il vernissage la famiglia Camilli ha portato nella Tuscia l’altra creatura di famiglia il Grosseto che gioca in Lega Pro prima divisione.

La Viterbese c’è e si toglie lo sfizio di battere i toscani. Decide una rete dell’under Guerrini sul finale di gara. Successo che aumenta l’autostima e che accelera il processo di crescita a due settimana dall’inizio del campionato.

Ritmi blandi, classici da amichevole anche se il Grosseto ha già iniziato il suo campionato domenica scorsa. Solimina prova subito il 4-2-3-1 e alza Cerone all’altezza degli incursori. Il raggio d’azione più elevato gli consente di essere più vicino alla porta ma soprattutto più nel vivo dell’azione. Romondini fa la guarda insieme a Federici e catalizza palloni nella zona delicata del campo. Pacenza fa da sponda. Quando la squadra va in verticale si abbassa per ricevere palla, facendo alzare gli esterni offensivi. Pero Nullo parte a destra, l’under Ghezzi opera dall’altro lato del campo, ma Solimina a metà frazione decide di invertire gli esterni. Non c’è Noviello e ma l’impressione è che il tecnico gialloblu voglia provare la formazione che debutterà in campionato a Canino il 15 settembre.

Il Grosseto si schiera con il classico e didascalico 4-4-2. Chiavi della mediana affidate a Obodo e Del Vecchio. Sugli esterni si fa vedere con una certa insistenza Esposito, classe ’90, che punta l’uomo e cerca la conclusione. L’attacco si poggia su Giovio e Montalto.

E‘ una Viterbese che si dimostra più vogliosa rispetto alle ultime uscite. Sarà l’avversario più probante, sarà una condizione che va migliorando, ma l’approccio alla gara è felice, bene anche la gestione della partita contro un avversario che non osa più di tanto. Le emozioni sono poche: qualche volata sulla fascia, qualche tiro che non impensierisce più di tanto i portieri. Solimina ha tempo nella ripresa (caratterizzata dalla girandola di sostituzioni) anche per provare l’ultimo arrivato Lari ex Scandicci, un under che si va a piazzare a sinistra della difesa. Poi alla fine la zampata del giovane gialloblu Guerrini sui assist di De Francesco. Un modo come un altro per presentarsi con il sorriso alla città.

LE INTERVISTE – Vincenzo Camilli stato chiamato sul palco durante la presentazione della gara. E’ un uomo di poche parole, ma molto risoluto. Ha preferito lasciare che fossero i giocatori a caricare il pubblico. Ci hanno pensato il capitano Federici e Fapperdue a caricare i tifosi Poi Vincenzo nell’intervallo si è espresso così. “Mi aspettavo tutta questa gente allo stadio e mi fa molto piacere. Abbiamo il dovere di ripagare la fiducia della città. E’ una grande responsabilità ma non ci spaventa e l’obiettivo è vincere questo campionato”. Parla anche il papà Piero: “Questa sera è la prova che a Viterbo c’è davvero fame di calcio. Lo sapevamo e questo pubblico non ci sorprende. Da viterbese so quanto può dare alla squadra la città di Viterbo. La convenzione per lo stadio? Oggi ci hanno dato le chiavi, manca qualche dettaglio tecnico ma dovremmo firmare a breve”.



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