ANNO 14 n° 88
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Viterbese, c'è Neglia
ma non la sveglia
L'esterno decide col Trastevere,
ma il gioco continua a latitare

di Andrea Arena

VITERBESE – TRASTEVERE 1-0

Viterbese (4-3-3): Pini; Pandolfi, Pomante, Scardala, Fe'; Neglia, Nuvoli, Giannone; Mbaye (19st Boccardi), Nohman (42st Bernardo), Oggiano (5st Romeo). A disposizione: Mastropietro, Dalmazzi, Perocchi, Dierna, Ansini, Belcastro. Allenatore: Federico Nofri

Trastevere (4-4-2): Apruzzese; Vendetti, Menichetti, Sbardella (36st Mastromattei), Paolacci; De Vincenzi (28st Chiavon), Luciani, Gissi, Proietti (38st Rocchi), Lorusso, Delgado. A disposizione: Dosmi, Centrella, Savatteri, Panico, Taviani, Pagni. Allenatore: Sergio Pirozzi

Arbitro: Tursi di Valdarno (Saviano – Nuzzi)

Marcatori: 6st Neglia

Note. Ammoniti: Pini, Romeo e Pandolfi (V), Gissi e Menichetti (T), Angoli: 0-8. Recupero: 2 pt-4st. Spettatori; 700 circa

 

VITERBO - Ma che Viterbese fa? Più variabile che serena, e però contro il Trastevere che fa le barricate vince 1-0, gol di Neglia, e alla fine è quello che conta. Sulla prestazione della squadra, svogliata e a tratti triste, ci sarebbe da discutere, ma è meglio prendere i tre punti e guardare avanti. E soprattutto fidarsi dell'ottimismo ottimo e abbondante di mister Nofri, che continua a vedere un gruppo in crescita e prospettive rosee per il futuro. Tanto da confermare il suo 4-3-3, ma stavolta declinato in maniera ancora più offensiva (almeno sulla carta), con Mbaye schierato a mezzala e il tridente Neglia, Nohman e Oggiano. Il Trastevere, di contro, rispetta le premesse e le promesse: ordinato, coperto, ci prova quando può. Sullo sfondo, un'atmosfera sempre un po' elettrica: Cuffa non gioca (ufficialmente per problemi fisici), si parla di qualche litigata nello spogliatoio e di qualche ritardo sul pagamento degli stipendi. Le solite cose, insomma.

Primo tempo scialbo, con la Viterbese che spreca con Nohman – da solo davanti alla porta – un'occasione teoricamente ghiotta. Teoricamente. Perché la palla finisce alta e le apparizioni dei gialloblu in attacco finiscono lì. Semmai è il Trastevere, gajardo e tosto, a farsi pericoloso: il tiro di Lorusso al 25' è deviato in angolo da Pini in due tempi. Nofri si sbraccia in panchina, certo, ma serve a poco: la manovra dei padroni di casa è lenta e confusa e più passa il tempo più i romani prendono pelo.

In pieno recupero è addirittura clamoroso l'errore di Nohman, ancora solo, a cinque metri dalla porta: cerca il palo vicino e calcia fuori. Sulle tribune è un misto di ilarità e disperazione: e pensare che il centravanti lo scorso anni aveva segnato 21 reti, alcune quasi impossibili. La squadra, comunque, va negli spogliatoi tra i fischi, meritatissimi.

Nella ripresa l'andazzo sembra lo stesso. Nofri cambia Oggiano o il suo lontano parente (fischi pure per lui) con Romeo. E al 6' la Viterbese passa: contropiede velocissimo su lancio di Mbaye, Fe' tira da fuori, Apruzzese non trattiene e Neglia infila la ribattuta in rete. E' una liberazione. Che però non libera i gialloblu dalle loro paranoie e debolezze: il gioco continua a latitare, il nervosismo è strisciante, Nohman si mangia un altro gol che scansate. Quando esce, nel finale, il centravanti che doveva spaccare il mondo si mette pure a sbroccare, non si sa contro chi (forse contro il suo stesso allenatore). Ma quello che non ha segnato, oggi, è stato proprio lui. E se alla fine il Trastevere avesse pareggiato non ci sarebbe stato nulla da dire, a parte le parolacce.

Nella giornata in cui crolla il Grosseto, la Viterbese fa legna. E domenica si va a Rieti, per un derby dai sapori antichi: in attesa del bel gioco, va tutto bene.




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